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Vittoria epocale

Milan-Napoli, vinte due partite in una: lectio magistralis di Allegri

Gaetano de Santis
Gaetano de Santis Redattore 
Il Milan di Allegri domina, soffre e vince contro il Napoli: partita doppia, rigore decisivo, difesa solida e mentalità vincente.

Milan-Napoli è stata una partita divisa drasticamente in due da un macro episodio: il rigore con conseguente espulsione di Pervis Estupinan. La prima partita, dominata con autorevolezza dal Milan di Allegri, si conclude al 57° con l’episodio del rigore, dando inizio a una seconda sfida, dove i rossoneri si sono difesi con sicurezza, controllo e tranquillità degne dei fasti del passato.

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Milan-Napoli: la partita

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Nel primo tempo, e fino all’espulsione di Estupinan nell ripresa, il Milan ha letteralmente dominato una gara che alla vigilia poteva sembrare una montagna difficile da scalare per una squadra reduce da un ottavo posto, al cospetto della formazione campione in carica. È stato un duello tattico tra Massimiliano Allegri e Antonio Conte, in cui il tecnico livornese ha imbrigliato le trame avversarie, controllando il ritmo e colpendo con efficacia.

In questo contesto, se un calciatore come Christian Pulisic decide che un pallone a centrocampo debba trasformarsi in goal, non c’è difesa che regga. La sua azione epocale ha messo in ginocchio il Napoli, rifinita dal tap-in vincente di Saelemaekers, che ringrazia e insacca. Poco dopo lo stesso Pulisic ha firmato il raddoppio, finalizzando alla perfezione un’azione corale: pura essenza di calcio moderno.

Nella ripresa il Milan ha ricominciato con lo stesso piglio, fino all’espulsione che ha cambiato la partita. I rossoneri hanno dovuto abbassare il baricentro, lasciando l’iniziativa al Napoli. Paradossalmente, questo ha rappresentato un’opportunità: il Milan ha imparato a soffrire, a resistere e a difendere il risultato. Nonostante la pressione dei partenopei con i cambi - da Lucca a Lang, passando per Neres - e una traversa nel finale, i rossoneri non hanno mai davvero rischiato di subire il pareggio.

Il Milan ha imparato a soffrire: una prova difensiva storica

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Alla fine, Milan-Napoli non è stata solo una sfida di tattica e nervi: è stata la partita della crescita. Max ha regalato alla sua squadra non solo tre punti, ma la consapevolezza di poter vincere anche soffrendo. Trasformare un episodio sfavorevole in un’occasione di maturità è stata una lectio magistralis di Massimiliano Allegri.

Perché le grandi squadre non si misurano solo nei momenti di dominio, ma soprattutto nella capacità di resistere e trionfare.