“Mano nella mano”: Mattia Liberali e il Milan, un mondo a parte

Come nella canzone Un mondo a parte di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti - “lascia che ti baci un’altra volta, non come un addio, ma come un benvenuto” - anche la storia tra il Milan e Mattia Liberali sembra trovarsi davanti a un bivio. Un momento sospeso, tra ciò che è stato e ciò che potrebbe ancora essere.

Secondo quanto riportato dall’esperto di mercato Matteo Moretto, sempre puntuale quando si parla di trattative e retroscena, al momento non ci sarebbero stati contatti tra le parti per discutere il rinnovo del contratto del giovane talento italiano, attualmente in scadenza nel 2026.

Liberali è uno dei prodotti più puri e promettenti del settore giovanile rossonero. Classe 2007, mancino elegante e dotato di grande visione di gioco, ha saputo imporsi sin dai primi anni nel vivaio con prestazioni brillanti e numeri da predestinato. Dalla categoria Under 15 in poi, ha sempre giocato sotto età, bruciando le tappe e lasciando il segno in ogni fase della sua crescita tecnica.

Milan e Mattia Liberali: amore al bivio

Il legame con il Milan va oltre il campo. Il Milan ha rappresentato per Mattia una seconda casa fin da bambino, accompagnandolo in un percorso di formazione non solo sportiva ma anche personale. Indossare la maglia rossonera è sempre stato un orgoglio, un sogno coltivato con dedizione e sacrificio. Proprio per questo l’attuale incertezza sul futuro crea un cortocircuito emotivo, che coinvolge non solo il giocatore, ma anche l’ambiente che lo ha visto crescere.

Un silenzio che fa rumore, soprattutto considerando le aspettative che ruotano intorno a un profilo come quello di Liberali. Da anni viene considerato uno dei prospetti più interessanti del vivaio rossonero. Il tempo per un accordo non manca, ma il Milan dovrà presto decidere se quel “bacio” citato nella canzone sarà davvero un nuovo inizio o l’inizio di un addio.

D’altronde, certi legami sfidano il tempo e le incertezze. Milan e Liberali, come nella canzone: "mano nella mano, noi siamo un mondo a parte".