NIENTE SALUTO ALLA CURVA SUD

Il Milan vince contro il Como e la Curva risponde: “Hanno paura a salutarci”

Bjork Rajta
Bjork Rajta
Il Milan vince ma la Curva Sud rumoreggia per il mancato saluto dei calciatori al termine della partita contro il Como. “Hanno paura” sono le parole provenienti dal secondo blu.

Vince ancora il Milan che battendo il Como trova la seconda vittoria consecutiva dopo quella di sabato scorso a Lecce. Vittoria in rimonta dei rossoneri che grazie ai gol di Pulisic e Reijnders stendono un ottimo Como che ha impensierito i ragazzi di Conceiçao fino all’ultimo minuto. Nemmeno in una giornata dove arrivano i 3 punti si può parlare totalmente di cose positive. La protesta della Curva Sud nei confronti della società continua e la squadra ne risente.

La Curva Sud ha fatto il suo ingresso al secondo anello blu al quindicesimo minuto del primo tempo. Il primo coro lanciato dai megafoni è stato ovviamente diretto verso Gerry Cardinale. Per il resto della partita il tifo organizzato ha intonato vari cori a sostegno della squadra ma sempre sottolineando come “il Milan siano loro”. A fine primo tempo bordata di fischi verso i calciatori che hanno lasciato il campo sul risultato di 0-1 per il Como.

Nella ripresa arriva la vittoria in rimonta del Milan con i gol di Pulisic e Reijnders che battono un Como caparbio che con qualità ha messo in difficoltà più volte la difesa rossonera. I guizzi dei migliori calciatori rossoneri hanno ribaltato la gara facendo ruggire i 70.000 di San Siro che tanto volevano la vittoria.

I calciatori non salutano la Curva Sud che non ci sta: “Hanno paura pure quando vincono”

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A fine partita succede qualcosa di insolito. I giocatori non vanno a salutare la Curva Sud come sempre accade dopo ogni partita. Diversi calciatori hanno salutato tifosi e famigliari in vari settori dello stadio senza mai girarsi verso i due anelli blu. Dal megafono si sentono pronunciare varie frasi dei capi ultrà ma in particolare ne spicca una. “Hanno vinto e non vengono nemmeno a salutare, hanno paura”. Dopodiché arrivano i fischi indirizzati verso i calciatori che continuano il percorso che porta ai tunnel senza degnare di uno sguardo il tifo organizzato rossonero.

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Ho vissuto personalmente tutto ciò dal primo anello blu e quindi ho avuto modo di vedere le varie reazioni dello stadio, della Curva e dei giocatori. La contestazione sta iniziando a stonare per varie motivazioni. Innanzitutto lo stadio non segue i cori contro la squadra e in molti criticano la scelta di continuare la protesta. Soltanto i fischi di fine primo tempo sono sembrati provenire da vari settori dello stadio. Un altro particolare che molti tifosi hanno commentato è quello di un calo fisico piuttosto netto al momento dell’arrivo della Curva Sud. I primi 15 minuti avevano regalato ben due occasioni ai rossoneri che per poco non sono andati in vantaggio. I cori anti-società hanno sicuramente avuto impatto sulla testa di alcuni giocatori.

Ed è proprio questo il motivo principale per cui sta iniziando a stonare la protesta della Curva. Ci è sempre stato detto che è una contestazione rivolta ai piani alti della società ma coloro che sentono meglio i fischi e le parole negative provenienti dai 9000 abbonati del secondo anello blu, sono proprio i calciatori. Pulisic ha espresso un piccolo disappunto dicendo che non è facile giocare in certe condizioni facendo sicuramente riferimento anche all’atteggiamento della Curva Sud.

Se la contestazione è verso la società potrebbero esserci metodi diversi per mostrare il proprio disappunto. Continuare a fischiare i calciatori potrebbe essere controproducente. C’è un finale di stagione tutto da giocare ed un trofeo ancora in palio. Serve la stessa compattezza che trovano i ragazzi di Conceiçao quando vanno in svantaggio.