Giugno è un mese particolare in casa rossonera; è il mese delle cessioni, delle uscite programmate e delle uscite figlie delle occasioni. Non è una scelta societaria basata su motivazioni economiche. Infatti con la cessione di Reijnders al Manchester City, il Milan potrebbe già oggi chiudere il bilancio con un attivo di circa 25 milioni di euro e con un fatturato vicino ai 480 milioni di euro.
Riflessioni...
Milan: giugno è il mese delle cessioni, luglio sarà il mese degli acquisti

La scelta, semmai, è prettamente strategica. Il Milan infatti avrebbe avuto, senza muovere foglia, una rosa pletorica con 34-35 elementi al 7 di luglio. Situazione complessa da gestire durante il raduno, anche per un allenatore esperto come Allegri.
Il nuovo allenatore del Milan sembra avere le idee chiare e il club, su questo, ha scelto di seguirlo, lavorandoci a stretto contatto ed accontentandolo nell'idea di una rosa snella, vista l'assenza delle coppe europee. I punti fermi sono Maignan, Pulisic e Rafael Leao. Per il resto tutto può succedere.
A luglio si apriranno le danze in entrata
—E se giugno è il mese delle cessioni, luglio si appresta a diventare il mese degli acquisti. Più che un problema di tempismo, c’è la necessità di ponderare degli arrivi. Bisogna scegliere i giocatori giusti, soprattutto nei ruoli chiave.
Agosto poi potrebbe essere il mese delle rifiniture e del completamento. Non credo che il nostro allenatore sia preoccupato dal timing degli acquisti. La gatta frettolosa, d’altronde, fa i gattini ciechi.
Massimiliano Allegri, al suo primo anno di Milan, nell’estate del 2010, vide la squadra formarsi soltanto da Ferragosto in poi. Prima Boateng, poi Ibrahimovic, infine Robinho. Tasselli fondamentali per scolpire sulla pietra il diciottesimo scudetto della storia rossonera.

Le esigenze del Milan
—Stavolta i tempi saranno più brevi perché il grosso delle cessioni – utili a garantire gli investimenti – è già stato fatto. Oltre Luka Modric, praticamente ufficializzato da Igli Tare due giorni fa, il Milan potrebbe fare in entrate 7-8 elementi.
Facce nuove, cervelli sgombri rispetto alla scorsa stagione. La base fondamentale per ripartire è proprio questa. Il mese di luglio è ormai alle porte. Sarà la portata dei nuovi arrivi a dare la dimensione precisa del nuovo Milan di Tare e Allegri.
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