Come giocherà il Milan di Allegri? Adesso che il mercato è finito, questa è la domanda più ricorrente fra i tifosi rossoneri. Vorrei provare pertanto a dire la mia, cercando anche di dare una motivazione alle scelte tecniche ed alle possibili alternative, sia di ruolo, sia come piano B nel caso di modifica della struttura di squadra.
Come giocherà il Milan
Il Milan di Allegri: il 352 di base, Rabiot uomo chiave, il 442 l’alternativa

Credo che la base di partenza sarà senza ombra di dubbio il 3-5-2 che, in fase di non possesso, sarà un 5-3-2 con le mezzali che usciranno sui terzini avversari e con le due punte centrali che quasi mai saranno chiamate ad un pressing costante sui difensori, limitandosi invece ad orientare le giocate chiudendo le linee di passaggio centrali.
I titolari e le alternative nel 3-5-2 di Allegri
—In difesa, davanti a Maignan, il trio titolare è composta da Tomori, Gabbia e Pavlovic. De Winter è un’ottima alternativa, sia come braccetto di destra (Tomori sa agire anche da braccetto di sinistra eventualmente), sia come perno centrale. Non conosco il neoarrivato Odogu, ma è plausibile che possa essere più un’alternativa al centro della difesa (in luogo di Gabbia), che come braccetto.
Sugli esterni i titolari sono Saelemekers a destra ed Estupinan a sinistra. Le alternative sono Athekame sull’out destro e Bartesaghi sul quello di sinistra. A centrocampo il trio titolare, in questo momento, è composto da Modric (con Ricci primissima alternativa), Fofana (con Jashari che al rientro gli contenderà il posto) e Rabiot (con l’importante alternativa di Loftus Cheek).

Davanti invece ci sono due prime punte, Rafael Leao e Santiago Gimenez e due seconde punte, Cris Pulisic e Cristopher Nkunku. La fortuna di questo reparto, comunque, è che ogni giocatore può giocare assieme agli altri tre, senza incompatibilità tecniche evidenti. Leao e Nkunku possono agire sia da prima sia da seconda punta, mentre Pulisic può agire solo da seconda punta e Gimenez soltanto da prima.
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Rabiot uomo chiave, il 4-4-2 come piano B
—In questo scenario tattico, l'uomo chiave sarà Adrien Rabiot ed è abbastanza comprensibile il perché l'allenatore del Milan abbia così tanto insistito per averlo a disposizione. Rabiot è giocatore totale. Sa stare in campo, ha doti di interdizione e di costruzione; ma soprattutto ha tempi eccelsi di inserimento senza palla e sente la porta. Dettaglio chiave in una squadra che avrà un attacco "leggero".

Massimiliano Allegri, comunque, non è un allenatore che si fossilizza su un unico sistema di gioco. La ricerca di un piano B è un approdo abbastanza certo nelle squadre di Allegri. Ecco allora che, nel Milan attuale, è possibile ipotizzare un 4-4-2 classico, con Tomori terzino destro, Saelemekers, Fofana, Modric e Rabiot a centrocampo e le due punte davanti. Si tratta di una soluzione alternativa che può consentire al Milan di sviluppare il gioco in maniera diversa e forse meno prevedibile.
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