Il Milan di Allegri sarà pragmatico: difesa variabile, rombo a centrocampo e attacco fluido con Pulisic, Leao e Gimenez.
Siamo solo all’inizio del calciomercato, ma tra i tifosi e gli addetti ai lavori serpeggia già una domanda ricorrente: che volto avrà il nuovo Milan di Massimiliano Allegri? Una curiosità più che legittima, considerando che all'esordio ufficiale mancano ancora diverse settimane.
Allegri, nella sua lunga carriera, ha dimostrato di non essere schiavo dei moduli. Non è mai stato un tecnico da dogmi tattici, ma piuttosto un allenatore capace di modellare il sistema di gioco attorno alle caratteristiche dei suoi uomini migliori. Per lui, non è il modulo a determinare la squadra, ma i calciatori a determinare il modulo.
Fatte queste premesse, possiamo delineare quelli che - almeno sulla carta - sembrano essere i due assetti tattici principali su cui Allegri potrebbe costruire il suo Milan 2025/2026, con interpreti e soluzioni pronti a cambiare in base agli equilibri del momento.
Portiere: Maignan o un degno erede
—
Il nodo legato alla porta del Milan è al tempo stesso semplice e complesso. Mike Maignan resta il primo nome sulla lista, ma la sua permanenza non è scontata: il Chelsea osserva con interesse e il rinnovo - sulla base di circa 5 milioni a stagione - tarda ad arrivare.
Nel caso in cui il portiere francese decidesse di cambiare aria, la dirigenza ha già individuato quattro profili considerati all’altezza per raccoglierne eventualmente l’eredità: Lucas Chevalier (Lille), Marco Carnesecchi (Atalanta), Mile Svilar (Roma) e Vanja Milinković-Savić (Torino).
Difesa: classica a 4 o ibrida a 3?
—
Nel corso della sua carriera, Massimiliano Allegri ha saputo adattarsi con intelligenza alle esigenze del momento, alternando moduli difensivi con grande flessibilità. Se agli inizi privilegiava stabilmente la linea a 4, col tempo ha perfezionato l’utilizzo di una retroguardia a 3 più fluida e trasformabile a gara in corso. Nella sua prima esperienza sulla panchina del Milan, lo schieramento a quattro era una costante, salvo eccezioni dovute a situazioni d’emergenza.
Oggi, in vista della stagione 2025/2026, il nuovo Milan targato Allegri sembra orientato verso una difesa a 4: il nome certo è Pavlovic come centrale di sinistra, affiancato da un possibile nuovo innesto. Sul taccuino della dirigenza figurano profili giovani ma già promettenti: Comuzzo (Fiorentina), Leoni (Sampdoria) e Coppola (Verona).
Sul fronte uscite, Tomori continua ad attirare l’interesse della Premier League, mentre Thiaw è un obiettivo concreto del Bayer Leverkusen. Al momento, l’unico difensore centrale sicuro della permanenza è Matteo Gabbia, reduce da una stagione convincente e pronto a giocarsi le sue carte.
Per quanto riguarda i terzini, si profila una vera e propria rivoluzione: Theo Hernández è ormai destinato a lasciare il club, e il mancato riscatto di Walker apre ulteriori scenari. Sulla fascia destra, la competizione sarà tra un possibile nuovo acquisto (il nome di Dodô circola con insistenza) e Emerson Royal. A sinistra, il vuoto lasciato da Theo potrebbe essere colmato da Destiny Udogie, Andrea Cambiaso o da un profilo ancora sotto traccia e dal promettente Davide Bartesaghi. Infine Terracciano sarà l’alternativa per completare la batteria dei terzini.
Centrocampo: un rombo (quasi) perfetto
—
Qualunque sia il modulo difensivo scelto da Massimiliano Allegri - che sia a 3 o a 4 - il cuore pulsante del suo Milan passerà attraverso un centrocampo disposto a rombo, struttura tattica ideale per bilanciare copertura, qualità e inserimenti offensivi.
Al vertice basso, il nome più caldo resta Nicolò Rovella: regista moderno, ordinato e con spiccate doti nel dettare i tempi di gioco. È il profilo ideale per interpretare le esigenze del tecnico toscano. Tuttavia, non si escludono sorprese: la dirigenza potrebbe affondare il colpo su un nome finora mai emerso dalle cronache di mercato.
A destra del rombo, la certezza si chiama Youssouf Fofana: fisicità, intensità, inserimenti senza palla e capacità di rompere le linee. A sinistra, invece, si gioca sull’esperienza: Luka Modric, nonostante i quasi 40 anni, rimane una garanzia di intelligenza tattica e visione. Non è escluso l’arrivo di un’alternativa di livello: si vocifera di un possibile interesse per Adrien Rabiot, suggestione accesa dalle recenti dichiarazioni del francese, ma per ora siamo nel campo delle ipotesi.
Alternative nel reparto. Ruben Loftus-Cheek, Warren Bondo e Yunus Musah.
Attacco: due o tre punte, la scelta in base al campo
—
L’attacco del Milan sarà il reparto più fluido e meno condizionato dal sistema di gioco scelto da Massimiliano Allegri. In caso di modulo a due punte, la coppia Leao e Gimenez rappresenta una certezza: tecnica, profondità e forza fisica in grado di tenere alta la squadra e far male in campo aperto. In questo caso Pulisic agirà dietro le linee, libero di svariare su tutto il fronte offensivo.
Se invece Allegri opterà per un tridente offensivo classico, i nomi saranno in ogni caso gli stessi. A cambiare sarà solo la disposizione in campo.
Nel ruolo di alternativa, tornerà utile Saelemaekers, mentre Jimenez, che non rientra nei piani come esterno basso, sarà valutato in chiave più avanzata. Allegri lo considera un jolly offensivo, da formare tatticamente.
Ultimo nome a "completamento" del reparto: Francesco Camarda. La stagione 2025/2026 sarà la sua prima annata pura in prima squadra.
Formazione tipo (modulo fluido 4-3-3/4-3-2-1/4-3-1-2): Maignan (o il suo sostituto); Dodò, Comuzzo/Leoni, Pavlovic, Udogie/Cambiaso; Fofana, Rovella, Modric/Rabiot; Pulisic, Leao, Gimenez Allenatore: Massimiliano Allegri