Non sarà un mercato di gennaio nel quale gireranno molti soldi come, da qualche anno a questa parte, è abitudine consolidata. E così le idee e le intuizioni potrebbero farla da padroni. Un anno fa il Milan condusse una sessione di mercato di gennaio particolarmente intensa ed aggressiva. C’era la volontà di ribellarsi ad una stagione negativa ma la storia insegna che quando un’annata inizia male, difficilmente è possibile porvi rimedio. Tanto più con il mercato che è materia delicata.
Il ritorno di Musah
Un’idea per il mercato di gennaio: Musah alla Gabbia, come due anni fa

Inserire giocatori in una squadra che funziona è più semplice; farlo in una squadra che non riesce ad essere tale, rischia di essere una sorta di terno al lotto. E così è stato il mercato di gennaio del Milan un anno fa. D’altronde, si sa, che la strada verso l’inferno è lastricata di buone intenzioni.

A tal proposito, è abbastanza plausibile aspettarsi una sessione di mercato di gennaio molto prudente quest’anno, atteso che il Milan ha una linea di marcia stabile e credibile. Serviranno ritocchi, ma sarà difficile che il club rossonero, nell’anno senza i ricavi della Champions League, possa muoversi dal punto di vista finanziario. Bisognerà avere le idee giuste, cogliere le occasioni che capiteranno e valutare bene alcune situazioni relative a giocatori che, in altri lidi, non stanno trovando i giusti spazi.
L'idea Musah, una soluzione di mercato a basso costo
—In tal senso, un nome spendibile è quello di Yunus Musah. Il giocatore americano di proprietà del Milan, attualmente in prestito all’Atalanta dove però non sta trovando spazio. Solo 5 presenze per lui in Serie A, per un totale di 55 minuti totali. Musah non pare rientrare nei piani dell’Atalanta e il suo destino a Bergamo sembra essere segnato, nell’attesa che finisca la stagione e possa fare ritorno al Milan. Non è praticabile nemmeno l’ipotesi di un nuovo prestito, perché Musah, in questa stagione, ha già indossato due maglie diverse (Milan e Atalanta).
E allora perché non trovare una soluzione e riportare a casa il polivalente centrocampista americano? Il Milan, in questo modo, potrebbe realizzare un’operazione simile a quella che fece nel gennaio 2024 con Matteo Gabbia che, ai primi di gennaio, era già a Milanello dopo alcuni mesi di esperienza in Spagna. Il settore dei cosiddetti quinti è uno di quelli che ha maggiori necessità di un rinforzo. Avere solo 4 esterni per 2 posti, in un ruolo così dispendioso sul piano delle energie, è un lusso che non è possibile permettersi troppo a lungo, soprattutto per quanto concerne i subentri a gara in corso.

Musah arrivò al Milan nel 2023 come centrocampista centrale, potenziale mezzala box to box. Nel tempo le sue funzioni in campo sono evolute verso un ruolo maggiormente di corsa come quello di esterno destro, ruolo in cui le qualità aerobiche di Yunus risaltano meglio. Nella vittoria di Madrid di un anno fa, la sua prestazione è stata notevole. A centrocampo invece il ragazzo appare ancora troppo acerbo nelle scelte e nelle letture tattiche. Riportarlo a casa come alternativa a Saelemaekers sulla fascia destra potrebbe essere un’idea intelligente perché Musah sicuramente avrebbe più minutaggio al Milan che all’Atalanta. Inoltre Allegri avrebbe un’alternativa meno acerba di Athekame nel ruolo di esterno destro. “Musah alla Gabbia” è un’idea su cui ragionare seriamente,
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