Gabbia insostituibile: senza di lui il Milan perde letture e riferimenti dietro

La Coppa Italia del Milan finisce agli ottavi di finale, nello stesso stadio che aveva visto la squadra rossonera sconfitta a maggio nella finale contro il Bologna (in cui vi fu l'episodio della mancata espulsione di un giocatore felsineo per una gomitata a Gabbia).

Una sconfitta che fa parte del percorso iniziato da Massimiliano Allegri, nel complesso di una prestazione normale, in cui il Milan è stato meno lucido della Lazio, finanche meno feroce nei dettagli.

La vittoria della squadra di Maurizio Sarri è meritata perché i biancocelesti sono stati bravi ad interpretare meglio la gara in alcune situazioni. Si tratta di sfumature che possono condurre le partite da una parte oppure dall'altra. Le sconfitte, comunque, vanno analizzate con opportuna ponderazione, per capire dove si può crescere e dove è necessario alzare il livello.

Il vero insostituibile è Matteo Gabbia

Uno dei temi del prepartita ineriva la rinuncia di Massimiliano Allegri a Matteo Gabbia, il regista difensivo del Milan. Era lecito chiedersi come avrebbe risposto il pacchetto difensivo rossonero senza il suo giocatore leader. Per quello che possono valere 90 minuti di gioco per esprimere una valutazione, la partita dell'Olimpico ci ha detto alcune cose.

In primis, il contestatissimo Koni De Winter è un buon difensore, ma non è ancora pronto per fare il perno centrale di una difesa a tre in una squadra come il Milan. Il belga ha alternato cose buone ad errori evidenti e marchiani. Tomori e Pavlovic, senza Gabbia, hanno perso il giocatore che ne guida i movimenti e che li rassicura con letture raffinate.

Ad oggi, in sostanza, Matteo Gabbia è il vero e proprio insostituibile della difesa del Milan. Il pacchetto arretrato rossonero non ha un vero e proprio sostituto del ragazzo cresciuto a Milanello. Questo è un tema in vista del mercato di gennaio, un tema che il club non potrà assolutamente trascurare.

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