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L'organigramma del Milan va via via definendosi, con l’arrivo di Igli Tare nel ruolo di direttore sportivo e Massimiliano Allegri sulla panchina rossonera. Nella serata del 2 giugno, dopo giorni di silenzio in merito, ha ripreso quota anche il nome di Massimo Ambrosini, ipotizzato come possibile figura di raccordo tra squadra e società. A riportare in auge quest'indiscrezione è stato il noto esperto di calciomercato Daniele Longo.
MILAN, ITALY - AUGUST 21: AC Milan head coach Massimiliano Allegr and Massimo Ambrosini celebrates after winning the Berlusconi Trophy during the Berlusconi Trophy match between AC Milan and Juventus FC at Giuseppe Meazza Stadium on August 21, 2011 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
L’inserimento di Massimo Ambrosini nella struttura societaria andrebbe a rafforzare la componente identitaria del Club, inserendo una figura carismatica e profondamente legata ai colori rossoneri. La sua esperienza da calciatore, unita alla credibilità maturata anche come opinionista per DAZN e Prime Video, lo renderebbe un interlocutore ideale sia per lo spogliatoio sia per la dirigenza. Oltre ad aver maturato un'esperienza significativa davanti alle telecamere, che lo renderebbe perfetto come figura di riferimento nei pre e post partita, Ambrosini incarna perfettamente l’idea del Milan. Insomma un mix di esperienza, capacità comunicative e una spiccata dose di milanismo. Un profilo ideale per rappresentare il Club dentro e fuori dal campo, con equilibrio e autorevolezza.
La figura di Ambrosini potrebbe ricordare quella dello storico Team Manager dell’epopea targata Silvio Berlusconi: un modello di riferimento di altissima caratura morale e professionale. Un esempio che descrive perfettamente il tipo di ruolo di cui il Milan ha bisogno in questo momento.
Inoltre la presenza di Allegri e Tare segna una netta virata verso l’esperienza e la concretezza. Due profili che conoscono a fondo le dinamiche della Serie A e che possono garantire stabilità e visione in una fase di ricostruzione. L’eventuale coinvolgimento di Ambrosini rappresenterebbe la chiusura del cerchio in una triade nel campo sportivo capace di coniugare competenza, milanismo e progettualità.
MILAN, ITALY - APRIL 05: Zlatan Ibrahimovic of AC Milan attends before the Serie A match between AC Milan and Fiorentina at Stadio Giuseppe Meazza on April 05, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
In questa vicenda sorge spontanea una domanda: se davvero Massimo Ambrosini dovesse entrare nell'organigramma del Milan, che ne sarebbe del ruolo operativo di Zlatan Ibrahimovic? La sensazione è che lo svedese, figura carismatica e altamente polarizzante, finirebbe per restare nell'alveo istituzionale del suo incarico formale: Senior Advisor della proprietà.
Per concludere Ambrosini potrebbe incarnare quel “senso del Milan” che non si insegna, ma si trasmette. Come un’eredità silenziosa.
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