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IL CALCIO NON TIENE TESTA A SINNER

Marziani nel tennis, piccoli nel calcio

Redazione Milanistichannel
Ricapitolando, il tennis stravince il derby con il calcio. Norvegia ai Mondiali (non capitava dal 1998). Italia ai playoff per la terza volta consecutiva. Ventura-Mancini-Gattuso i ct. Tavecchio-Gravina-Gravina i presidenti.

analisi di Roberto Beccantini su Facebook -

Lotta continua, nell’epilogo di Torino. Emozioni e tensioni. Alla fine, Jannik Sinner ha battuto Carlos Alcaraz: 7-6, 7-5. "Una vita da marziano". Onore al vincitore, onore al vinto. Il resto, gentili Lettori, è tutto vostro.

Dal tennis al calcio, mai nella vita...

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Sono sincero: mai nella vita avrei immaginato che "Una vita da marziano" potesse tornarmi utile anche per Italia-Norvegia. Invece sì: 1-4 a San Siro con Gattuso, dopo lo 0-3 di Oslo con Spalletti (par condicio). Mi riferisco, ça va sans dire, a Erling Haaland: assiste, per un tempo, alla movida azzurra, Pio subito a rete (la terza in cinque gare), Mancini sempre addosso e i Vichinghi, in generale, più spettatori dei loro tifosi sugli spalti. Assiste, sì, è il termine esatto: ciondolante e sbadigliante.

Alla ripresa, si sveglia Nusa, il dribbling fatto carne, che pareggia in fretta (complice Politano). Solbakken azzecca i cambi: Bobb, per esempio. Ma è il centravanti-ciccia che provvede ("Esposito? Io non ti conosco, io non so chi sei", alla Mina). Di sventaglio mancino, su azione Nusa-Bobb (con Bastoni troppo a zona). E, sempre di sinistro (ma esterno pettinato), su passaggio di Thorsby, un altro panchinaro. A missione compiuta, con la bacheca zeppa di scalpi, Haaland esce tra gli applausi. E Strand Larsen, il sostituto, fa a fette Mancini e cala il poker.