Un tema sempre attuale, anche troppo

Maldini, icona e bandiera del Milan, ma forse è il caso di passare oltre…

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Anche in questi giorni fra tifosi e addetti ai lavori si continua a mettere al centro della scena vicende legate alla separazione fra il Milan e Paolo Maldini. Sarebbe il caso di pensare più al presente e futuro
Marco Varini
Marco Varini Redattore 

Marzo 2025, nel pieno svolgimento di una stagione fin qui molto deludente, ma che continua a far parlare per cose tutt'altro che attuali, anzi. Da tempo infatti, fra tifosi ma non solo, è un continuo rivangare il passato, quello che porta ad una storica bandiera rossonera. Parliamo evidentemente di Paolo Maldini, eterna gloria rossonera, che continua a far parlare di sé per cose extra campo. Non è colpa di Paolo, questo va precisato, ma in queste righe proveremo a dare una lettura di quelli che sono i fatti reali, ormai da tempo aggirati da chi dovrebbe fare dell'informazione il proprio mestiere.

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MONZA, ITALY - OCTOBER 06: Former AC Milan Paolo Maldini and Adriano Galliani of Monza during the Serie A match between Monza and AS Roma at U-Power Stadium on October 06, 2024 in Monza, Italy. (Photo by Fabio Rossi/AS Roma via Getty Images)

Se dal punto di vista dei tifosi la situazione può esser capovolta, del resto è l'indole del tifoso stesso, meno accettabile è leggere ricostruzioni fantasiose da media vicini al mondo rossonero, che dovrebbero essere i primi a non fomentare la rabbia sociale (social in questo caso). Da tempo infatti si accusa il Milan di aver rinunciato a Maldini e Massara (ma di questo parleremo più avanti) per questioni legate ai risultati, facendo il raffronto con la stagione attuale. Intanto va fatta una premessa, ovvero il confronto con la stagione 2022/2023, da tutti ritenuta come simbolo della gestione (sportiva) precedente. Analizziamo quella stagione: il Milan uscirà subito dalla coppa Italia, superato già agli ottavi dal Torino, e vivrà, in campionato, una delle peggiori stagioni di una squadra campione in carica. A gennaio vedrà sfumare anche la Supercoppa, dopo la netta sconfitta per 3-0 contro l'Inter. Come se non bastasse, i nerazzurri saranno protagonisti anche dell'eliminazione dei rossoneri dalla Champions, in una semifinale indubbiamente importante, ma che vedrà un Milan impotente per tutti i 180 minuti.

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Una stagione dunque tutt'altro che esaltante, ma come tutti ben sanno (o meglio, come dovrebbero sapere...), l'allontanamento di Paolo non arriverà per i risultati sportivi, bensì per altre tematiche, legate all'atteggiamento e ai problemi con i dirigenti di ruolo superiore, non avendo forse compreso appieno quali fossero i poteri (e i limiti) posseduti. Un rapporto ormai logoro con la proprietà, che non poteva continuare, e che ha poi visto la solidarietà di Frederic Massara. E qui chiariamo il secondo punto. L'ex Direttore Sportivo rossonero infatti non è stato allontanato dal Milan, ma ha scelto liberamente, per rispetto di Paolo, di lasciare. Un gesto apprezzabile, ben inteso, ma che non può essere strumentalizzato in ottica societaria, dal momento che fu una mera decisione dell'ex Ds rossonero. Quel che ha dato Maldini a questi colori resterà sempre nella storia, nessuno potrà mai cancellarlo, ma forse è arrivato il momento, mediaticamente parlando, di passare oltre.