Lo sciagurato Tomori: il più grande bluff della storia recente del Milan

Premessa fondamentale: la partita di ieri in cui il Milan è stato sconfitto in amichevole dal Chelsea non ha nulla a che vedere con il contenuto di quest'articolo. Massimo rispetto, peraltro, per il professionista e la persona Fikayo Tomori. Tuttavia, dopo le prestazioni del centrale inglese nelle ultime 3 stagioni sportive del Milan, qualche considerazione tecnica su Tomori è doverosa, finanche necessaria.

Fik Tomori è stato uno dei giocatori fondamentali del Milan che ha vinto lo scudetto 2021-2022. Il suo rendimento ha toccato picchi alti anche nei primi sei mesi del 2021, quando il difensore centrale inglese era in prestito al Milan dal Chelsea. In seguito alle sue ottime prestazioni, il club rossonero decise di riscattarlo per una cifra importante, ossia 35 milioni di euro. 

Del Tomori del primo anno e mezzo rossonero, tuttavia, si sono ormai inesorabilmente perse le tracce. Il Fik 2022-2025 è stato un difensore che ha concesso troppi gol agli avversari. E dopo tre anni di un rendimento discontinuo, ormai cronicizzato, si può dire, con rammarico, che la dimensione reale di Tomori è questa. Qualche bella prova, alcuni recuperi eccellenti, in un contesto di disattenzioni frequenti ed errori di marcatura abbastanza marchiani.

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Limiti e carenze di Fik Tomori

(Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

Per carità gli errori capitano a tutti, ma non è questo il tema. Da tre anni il Milan si ritrova un difensore centrale che dovrebbe essere una pietra fondante del proprio pacchetto arretrato - anche in virtù di uno stipendio importante - ed invece rappresenta un problema. Il fantastico Fik del primo anno e mezzo rossonero, è diventato lo sciagurato Tomori, parafrasando una celebre frase riferita ad Egidio Calloni.

Sciagurato perché tanti errori in serie commessi da Tomori sono disattenzioni gravissime. Da anni l'unico pregio del centrale inglese sembra essere la velocità. Di contro emergono evidenti errori concettuali riferiti al posizionamento, alle letture, alla marcatura in area di rigore, alla capacità di temporeggiare.

Sono tutti aspetti nei quali Tomori manifesta carenze e limiti lapalissiani e che lo rendono uno dei grandi bluff della storia recente del Milan. Se dopo Pioli, Fonseca e Conceicao, anche Allegri punterà su di lui, c'è da augurarsi che la lungimiranza del tecnico di Livorno sia superiore agli errori dell'ultimo triennio. Rivitalizzarlo, più che un obiettivo, potrebbe essere un'impresa.