L’EDITORIALE DI MAURO SUMA – Squadra da Milano-Sanremo e non da Giro d’Italia?

La provocazione, interessante, l'ha fatta un tifoso rossonero scrivendo alla posta de L'Inferno, il talk settimanale di Milan TV. Mancano un paio di mesi in fondo alla Classicissima del ciclismo e l'inizio d'anno italiano, dopo le Feste, è permeato di Sanremo. La risposta alla domanda è che ci sta, che può essere. Del resto anche quando il Milan ha vinto lo  Scudetto faceva pareggi come quelli appena rimediati contro Genoa e Cagliari. Nel febbraio 2022 il Milan pareggia con l'Udinese in casa e a Salerno, diverse settimane dopo altri due pareggi di fila che sembravano aver compromesso tutto, a Torino con i granata e in casa contro il Bologna. Poi è arrivata la volata, le sette vittorie di fila una dopo l'altra.

In volata appunto, come alla Sanremo...

Anche nello scorso campionato, il Milan è stato incostante. Dopo il 2-2 pre-natalizio di Salerno, la caduta sembrava libera e il giorno della vigilia di Natale 2023 era stato caratterizzato da voci, poi non confermate dai fatti, di un cambio in panchina. Ma dall'eliminazione in coppa Italia del 10 gennaio 2024 in poi, ecco i due mesi e mezzo che blindano il secondo posto, altra volata, dalla vittoria di San Siro sul Napoli fino alla vittoria di fine marzo a Firenze. Che la nostra sia una squadra che si alza e si abbassa sul sellino e i pedali? Può darsi lo sia stata a immagine e somiglianza del buon Stefano Pioli sincero appassionato di ciclismo (semplice battuta). Allora adesso è necessario lo spirito combattivo e generoso del Giro di Lombardia. Che parte o arriva sempre a Como. Ecco, il Milan deve partire...