- Calciomercato
- Squadra
- Milan Futuro
- Coppe Europee
- Coppa italia
- Social
- Milan partite e risultati live
- Redazione
Se giochi il mercoledì in una bolgia bagnata e infuocata al tempo stesso, e poi il sabato e poi ancora il martedì, nella partita di mezzo non puoi pensare che la tua squadra possa essere spumeggiata e fluorescente. Se torni in Italia il giovedì pomeriggio e se per preparare la partita del sabato sera hai a disposizione una sgambata di un'ora il venerdì, puoi chiedere al massimo alla tua squadra di essere paziente, di essere lucida, di non essere facilona. E questo è stato il Milan contro il Verona. Non un tritacarne, non un frullatore, ma una squadra in gestione, una squadra attenta, una squadra calibrata. Li si possono valutare come meglio si crede questi 3 punti, ma chi pretendeva un Milan abbagliante aveva un livello di aspettativa non adeguato. Stasera sono successe alcune cose, la prima è che non abbiamo commesso errori, cosa che ci accompagna da agosto. Ma stasera niente. E se tu non ti fai male da solo, il tuo gol in qualsiasi momento della partita ti puà cambiare la vita.
Per carità, saranno anche con tutto il rispetto Empoli e Verona. Ma intanto sono due clean sheet consecutivi. Intanto sono 10 punti nelle ultime 4 partite di campionato. A partire dal Torino, riavremo muscoli e mulini in più a centrocampo, quelli di Bondo, Oggi hanno rifiatato Pavlovic eTomori totalmente, Leao, Pulisic e Fofana parzialmente. Tutto conta. Tutto serve. Perchè a Rotterdam ci hanno derisi e dileggiati. Ci hanno sbattuto calcio in faccia, questo è legittimo e sacrosanto. Ma in faccia ci hanno buttato anche birra, divieti, sorrisini di compatimento e facili previsioni sul Feyenoord già qualificato. E allora che martedì sia orgoglio rossonero. Questi giorni devono passare non all'insegna di predicozzi, articolesse, pistolotti e analisi illuminate. Devono passare a caricarci, nella lucidità e nello spirito sportivo. Ma carichi, colmi di noi stessi, netti nella volontà di passare il turno. San Siro dovrò essere la prima pietra del passaggio del turno. Al resto dovrà pensare la squadra. Ma che San Siro sia San Siro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA