L’EDITORIALE DI MAURO SUMA – Quando inizia il 2′ tempo?

Questa squadra è evidentemente capace solo di sorprendere. O in positivo o in negativo. Quella di oggi è proprio nuova. Dopo una serie di secondi tempi migliori rispetto alla prima frazione di gioco, a Torino il Milan è riuscito a fare un primo tempo dignitoso e accettabile, prima di sparire completamente a se stesso e al mondo all'inizio del secondo tempo. E se una squadra è capace solo di sorprendere ma non di tenere una andatura costante, convincente e credibile, va pesata, va analizzata, va misurata senza sconti e senza slanci sentimentali. Dobbiamo essere capaci di valutarla e di analizzarla in profondità e totalmente.

Con pazienza e nel merito

Senza terapie d'urto, senza discorsi troppo difficili sul piano mentale, psicologico, caratteriale etc. Ma dati di fatto alla mano. Il derby di andata, Madrid e la Supercoppa ci hanno indicato una squadra forte. Molte altre partite, no. Ma se nella notte fino ad oggi più importante della stagione si sparisce dal campo dopo il primo tempo, bisogna capirne i motivi. A Torino in fondo la squadra del primo tempo ha tenuto il campo e creato le sue occasioni. Ma il risultato finale di tutto questo, della nostra discreta prestazione dei primi 45 minuti, è che siamo ancora qui ad aspettare che inizi la ripresa. Sotto, sballottati, inesistenti, senza la benchè minima reazione tecnica e mentale come nel secondo tempo di Torino, così assenti e così inconsistenti, non lo eravamo mai stati. Perchè allora proprio adesso, proprio a Torino, proprio nella partita che non era da perdere più di tutte le altre partite del mondo...

A fine partita, Mike ha detto che in vista del Girona la squadra non molla. Ottima cosa. Ma ci giochiamo l'osso del collo europeo in una serata che non vedrà attorno alla squadra un clima esattamente di fiducia e di supporto. C'è il mercato, il mercato è nel vivo, Zlatan ha detto nel pre-partita di Torino che la società è pronta. Ma è dura trovare la forza di investire sul mercato per svoltare la stagione, se la squadra è quella del secondo tempo di Torino. Uno dei principali obiettivi del mese di gennaio era testare il ritorno ad alto livello di Bennacer. Lui ce la sta mettendo tutta, massimo impegno e professionalità, ma fa fatica. Fa molta fatica. E Fofana continua a giocarle tutte, fino a subire l'imbucata del pareggio del Cagliari e del secondo gol della Juventus. Tutte cose su cui meditare, tutte cose da analizzare. E in tempi maledettamente brevi.