L’EDITORIALE DI MAURO SUMA – La accendiamo?

Non è successo niente, nessuna svolta o altre amenità del genere. Si tratta solo di ragionare su un punto. Quella contro l'Empoli è stata la terza partita di maggiore spessore della stagione. Prime a pari merito Inter-Milan e Real Madrid-Milan. In nessuna di queste tre partite si è giocato con le due punte esterne, ma con il 4-2-4 ad alta densità e tanto pressing nel derby e con il 4-3-1-2 (la formula Musah per intenderci) contro Real ed Empoli.

Storicamente...

La figura di Yunus Musah, senza fare nessun tipo di paragone nè di epoca nè fra giocatori, ha i suoi addentellati nella storia rossonera. Nel Milan di Arrigo Sacchi, quel tipo di riequilibratore dinamico era Angelo Colombo, con Fabio Capello ecco il duttilissimo campione Chicco Evani, con Carlo Ancelotti il multitasking era Cristian Brocchi, fino al Mathieu Flamini di Allegri e all'Alexis Saelemaekers di Pioli.

Ora...fino ad oggi era persino inutile guardare la classifica, perchè con gli scatoloni ancora per casa era inutile farlo. La sensazione che lascia Milan-Empoli è che sia maturato l'assetto stabile costante e compatibile con cui giocarcela la classifica. Il campo sembra aver dato il suo responso. Se Yunus diventa il titolare a destra non ha un cambio pari ruolo anche se Chukwueze ieri ha fatto una gran fase difensiva negli ultimissimi minuti. Messias era il cambio di Saelemaekers e si sacrificava moltissimo. Può farlo anche Sammy, in alcuni casi anche eventualmente dal primo minuto? O il mercato potrebbe dare qualche opzione in questo senso? Pensieri, senza sentenze. Su una cosa però bisogna intndersi, solo una. Nonostante la nebbia, Milan-Empoli ha confermato l'esistenza di una soluzione, di una risposta sostanzialmente definitiva. La accendiamo?