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Il tema del Direttore Sportivo tiene banco ovunque e in ogni salsa: teorie, narrazioni, polemiche e frecciatine spuntano da ogni angolo. Sembra quasi che l’unica squadra ad aver già concluso la stagione sia il Milan, quando in realtà mancano ancora sei partite di campionato e almeno una di Coppa Italia.
Non si ricorda un’attesa così spasmodica – come quella per il Direttore Sportivo del Milan – per nessun’altra squadra, né in alcun’altra occasione nella lunga storia del campionato italiano. Eppure, non sempre abbiamo assistito a scelte tanto rapide da non lasciare spazio a dubbi, come invece si tende a pretendere in questo frangente. Basti pensare a ciò che è accaduto appena dodici mesi fa: una squadra ha giocato - e vinto - una Coppa Italia con un allenatore già sull’uscio d’uscita; un’altra, tornata in Champions League dopo anni, ha visto il proprio tecnico farsi da parte proprio nel giorno della festa per il tanto agognato ritorno nell’Europa che conta; e infine, una terza squadra ha disputato - e perso - la sua seconda finale europea consecutiva, salutando l’allenatore dopo tre ottime stagioni.
Questi sono solo tre esempi. Ma si potrebbe approfondire ulteriormente la questione, sottolineando come la squadra attualmente seconda in classifica abbia ufficializzato il proprio allenatore - o meglio, il suo allenatore ha sciolto le riserve - “solo” il 5 giugno. Questo, dopo settimane in cui era stato accostato a più panchine.
La frenesia è il sentimento dominante, mentre l’adeguatezza delle decisioni finisce, spesso, in secondo piano.
Per concludere, prendiamo in prestito una citazione magistrale, superba e perfettamente calzante: quella pronunciata da Chris Gardner, interpretato da Will Smith, nel film diretto da Gabriele Muccino. Una frase rimasta nel cuore di molti: “Non conta il numero di respiri che fate nella vostra vita, ma i momenti che il respiro ve lo tolgono.”
Ecco. Abbiate tutti pazienza. Non è rilevante quanto tempo si impiega, purché quel tempo sia propedeutico a vivere momenti davvero indimenticabili. Tutti guardano nella stessa direzione: la seconda stella.
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