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di Franco Ordine -
C’è stato un tempo -tra agosto e ottobre- in cui ogni performance, ogni golletto, ogni prova di rilievo dei milanisti mandati in prestito tra l’estate e gennaio venivano utilizzati per “sfottere” Moncada e Ibra dimenticando il recente passato dal quale erano miracolosamente spariti altri casi quali Dest, Vranckx, Origi, Ballò Tourè bellamente ignorati.
E' venuto il tempo di un silenzio assordante sulla materia dei prestiti Milan anche se -a dire il vero- ci sono ex milanisti che continuano a firmare prove di grande pregio, tipo Saelemaekers alla Roma. Il caso simbolo è Kalulu in prestito alla Juve -salutato dal sottoscritto come un errore strategico perché non si rafforza mai una concorrente diretta- : ogni partita giocata bene dal francese, diventava una spina nel fianco del club. Appena il francese si è fermato a lungo per infortunio e la Juve ha preso qualche sbandata di troppo, silenzio assoluto sull’argomento.
Vediamo gli altri: Pobega ha fatto così così a Bologna, al pari di Adli a Firenze, Bennacer è quasi sparito dal Marsiglia, Morata non è diventato una macchina da gol in Turchia, Okafor si è segnalato per un cross a Venezia mal sfruttato da Simeone, Zeroli (prestito secco) si sta valorizzando a Monza, Colombo è partito benissimo, adesso è in leggera flessione all’Empoli. La morale è la seguente: il Milan fa notizia solo quando lo si può criticare.
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