Jashari come CDK? No, questa volta sarà tutto diverso

Una grande pressione, sulla scia di quanto accaduto prima. O meglio, se preferite, per quello che non è accaduto. E' quella che si muove nella testa di Ardon Jashari, arrivato al Milan da quello stesso Bruges da cui proveniva Charles De Ketelaere, che tutti (ahi noi) ben ricordano. Un ricordo però non certo positivo, dato lo scarso rendimento avuto dal belga in rossonero, pur con un parziale riscatto in quel di Bergamo.

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Nonostante l'abbaglio De Ketelaere, il Milan ha bussato ancora al Bruges per Jashari

Nonostante questo però, il Milan non si è fatto impressionare, tornando proprio dallo stesso Bruges. Una trattativa, quella per Ardon, molto complicata, proprio come fu per CDK in quell'estate 2022, in un mercato che si rivelerà poi totalmente sbagliato. Cose che capitano chiaramente, in un mondo delicato come quello del calcio, ma l'augurio (e la sensazione) è che questa volta possa andare in modo diverso. Qualcosa infatti la si è già vista, a dispetto di quello che accadde con De Ketelaere, che fin dalle primissime uscite diede la sensazione di soffrire troppo il cambio di maglia. Del resto si sa, la maglia del ha un peso importante, anche e sopratutto in stagioni complicate, e l'ambientamento di taluni giocatori diventa ancor più complicato.

La differenza con CDK è già lampante?

Con Jashari però, le cose sembrano già diverse. Nella prima amichevole con il Milan infatti, lo svizzero ha dato subito dimostrazione di un carattere totalmente diverso, quasi come fosse al Milan da tempo. Ardon infatti si è mosso benissimo in campo contro il Leeds, e pure se parliamo di un'amichevole, da prendere sempre con le pinze, si è intravisto qualcosa di buono. Un qualcosa che si spera porti ad un film diverso, per un giocatore la cui trattativa è durata molto. Tante sono state le ironie da quel lato, ma quando si va per le lunghe significa pure che si vuole fortemente un giocatore. Ora sta allo svizzero il dimostrare di meritare la maglia rossonera.