Senza play e senz’anima, Milan squadra piatta

Perdere contro il Liverpool ci può stare. Non può starci, invece, la prestazione abulica e senza mordente da parte del Milan di ieri sera.

La squadra rossonera ha giocato bene solo i primi 20 minuti del primo tempo

Dopo il gol di Konatè, il Milan è lentamente uscito dal campo, incapace di una reazione da squadra fiera ed orgogliosa. Il Liverpool ha dimostrato la propria superiorità tecnica con un sistema di gioco ampiamente riconoscibile, in cui ogni giocatore ha più di una funzione.

Il Milan ha sofferto i cambi di campo repentini dei Reds, perché con l’attuale strutturazione fa fatica a coprire le fasce quando gli avversari palleggiano a ritmi alti.

Rimane poi evidente il limite principale della squadra rossonera nella prima uscita della palla. Tomori e Pavlovic non sono due play. Ciò limita l’inizio azione del Milan, soprattutto se Fofana non si abbassa tra i due centrali difensivi e Rejinders non scende a far gioco. Più che un leader emotivo sembra mancare la scintilla giusta in un gruppo di giocatori con tanta qualità (come dichiarato da Morata), ma in troppe occasioni privo di furia agonistica e temperamentale.