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DOPO LA DECISIONE UEFA...

Il “cerino” di Perth al Milan: ma non era “debole politicamente”?

il Musagete
Perth divide e fa rumore, come Miami. Tra sussurri, piccoli distinguo e una coerenza di racconto non semplice da individuare...
01:11 min

Sul tema molto delicato della partita fra Milan e Como in Australia sono tutti molto suscettibili, come si è colto dalla dichiarazione di De Siervo "andato un pò lungo" contro Rabiot, perché da quello che è trapelato nella giornata di ieri è sia una cosa che ha voluto fortemente il Milan, con Giorgio Furlani in testa e che quindi siano in molti adesso ad essere oggetto di accuse da parte di tifosi, media e opinione pubblica.

Nel merito...

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C'è chi sostiene che l'uscita di Rabiot arriva da tesserato di un club che ha giocato un ruolo non esattamente secondario nel processo decisionale, c'è chi ricorda che dietro la scelta della località australiana ci fosse "la spinta del Milan" che si intreccia con il precedente viaggio effettuato dal Milan durante la tournée estiva, e anche chi fa notare che Rabiot ha pieno diritto di esprimere perplessità su una decisione che lo riguarda.

Quindi?

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La sensazione è che fino all'ok dell'Uefa fossero tutti d'accordo. Il presidente di Lega Simonelli aveva spesso rilasciato dichiarazioni su una opportunità da non lasciarsi scappare. Il presidente federale Gravina era stato raccontato come molto impegnato a spendersi in senso all'Uefa per ottenere l'approvazione. Ma dopo il via libera e dopo le prime inevitabili polemiche, e i giocatori non sono solo tesserati o dipendenti ma anche una categoria che parla la stessa lingua dall'Italia alla Spagna, la sensazione è quella di una corsa a smarcarsi. C'era la spinta del Milan, erano loro che... Una spinta forte, fortissima. Piccolo particolare, di un club descritto fino a pochi giorni fa come "debole politicamente"...