C’è un passaggio fondamentale nell’intervista rilasciata ieri da Zlatan Ibrahimovic alla Gazzetta dello Sport. Riguarda Rafael Leao. “A Torino ero nello spogliatoio. Erano tutti arrabbiati, tutti, pure Allegri, perché si poteva vincere. E anche Leao. Ricordiamoci che durante la preparazione era il migliore, poi è stato fuori due mesi, ora deve tornare in forma. Chiaro che ci aspettiamo la magia, perché Leao è magia! Chiaro che parleremo sempre di lui, perché è uno dei giocatori più forti al mondo. L’ho visto ragazzino, adesso ha due figli: è un percorso. Io sono diventato maturo a 28 anni. E comunque quando abbiamo vinto lo scudetto posso dire che lo ha vinto da solo”.
Considerazioni...
Ci voleva Ibrahimovic per dare a Leao meriti, riconoscimenti e valore


Dichiarazioni di Ibrahimovic che mettono Leao sotto una luce diversa rispetto a quella delle ultime ore
—Concetti chiari, semplici, diretti. Leao era arrabbiato dopo la partita con la Juventus, esattamente come tutta la squadra. Il portoghese è stato il migliore durante la preparazione. Leao è magia ed ha vinto da solo lo scudetto del 2022. Sono concetti che ridisegnano, o quantomeno dovrebbero ridisegnare la narrazione intorno a questo ragazzo.

Eppure, nell’universo italiano in cui il tiro al piccione è stato trasformato nel tiro a Rafa, si è preferito glissare su questa parte delle dichiarazioni di Ibrahimovic, uno che da sempre non regala mai niente a nessuno, figuriamoci i complimenti. Glissare e magari ridimensionare, perché queste dichiarazioni non sono funzionali ad una narrazione sapientemente orchestrata in cui il giocatore viene dipinto senza passione, ciondolante per il campo, assente nei momenti decisivi.

Ibrahimovic invece ha voluto ristabilire l’ordine delle cose. Il dirigente rossonero ha ritenuto giusto dare a Rafa ciò che è di Rafa. Leao non è un giocatore perfetto ed i suoi margini di miglioramento sono ancora ampi. Tuttavia questo massacro mediatico a cui è sottoposto, questo stillicidio di critiche tirate per i capelli, non è corretto e non contribuisce a descrivere la realtà dei fatti attorno al numero 10 rossonero.
Ci voleva Ibrahimovic per rimettere Leao al centro del villaggio rossonero. Almeno fino alla prossima polemica…
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