Da quasi due anni assistiamo quotidianamente a un’attenzione quasi ossessiva sulle presenze dei dirigenti del Milan a Milanello.
Un editoriale pieno di domande
Howard Marks, fondatore e presidente di Oaktree Capital, è mai venuto a Milano?
Quasi giornalmente, i tifosi e gli addetti ai lavori si pongono le stesse domande: oggi Ibrahimović era presente o no? E se non c’era, quale potrebbe essere il problema? Ha forse perso peso nelle decisioni del club? Furlani è andato a Londra per riaffermare la sua autorità o semplicemente per incontrare il presidente del fondo proprietario del Milan?
Questi interrogativi vengono posti anche riguardo ad altre società italiane? Perché questa insistenza sui movimenti dei dirigenti del Milan non si riscontra anche altrove?
Dobbiamo davvero ricordare che Zlatan Ibrahimović non è un dirigente del Milan? Tocca ribadire ancora una volta che il suo ruolo è quello di Senior Advisor di RedBird Capital Partners e che, in quanto tale, non è tenuto a essere presente ogni giorno a Milanello.

CAIRATE, ITALY - MARCH 28: Head coach of AC Milan Sergio Conceicao and senior Advisor of AC Milan Zlatan Ibrahimovic joke during a AC Milan training session at Milanello on March 28, 2025 in Cairate, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Dunque, chiarito che Zlatan Ibrahimović rappresenta la proprietà, avete mai visto un proprietario di club costantemente sotto la lente d’ingrandimento per la sua presenza (o assenza) accanto alla squadra?
Il suo ruolo - Senior Advisor - è ben definito: non è un direttore generale, né un direttore tecnico o sportivo, né tantomeno un team manager.
E allora, tornando al punto centrale: perché questa ossessione sembra riguardare solo la proprietà del Milan?
Avete mai visto il volto Howard Marks, fondatore di Oaktree Capital Management, il fondo proprietario dell'FC Internazionale Milano?

Nessuno si è mai chiesto cosa ne pensi dell'Inter, eppure lo stesso trattamento non viene riservato al presidente del fondo proprietario dell'AC Milan.
Una disparità di trattamento evidente. Non si tratta di gridare allo scandalo, ma è comunque un fatto difficile da ignorare.

ROME, ITALY - MARCH 27: AS Roma coach Claudio Ranieri talks during a press conference at Centro Sportivo Fulvio Bernardini on March 27, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)
Sulla questione delle proprietà americane è intervenuto ieri in conferenza stampa il sempre pacato Claudio Ranieri, persona ed allenatore di un certo spessore.
Pensa che il Presidente nei prossimi mesi si palesi davanti ai tifosi ed esponga il suo progetto pubblicamente? "Ma perché è così importante? Io non ho mai visto un presidente così importante. Per me il presidente era importante quando aveva un progetto, a fine mese ci pagava, poi che venga a parlare o meno a noi non è mai importato. Dovete sapere che il presidente del Chelsea prima di Abramovich, perché con Abramovich ci parlavo solo nel suo aereo personale, quel presidente l’ho visto più dopo che non ricopriva più quel ruolo. Dei presidenti nelle altre nazioni, chi è quello che parla? Solo in Italia vogliamo che parlino i presidenti. E ditemi, quale presidente americano parla in Italia? Ma perché è importante? Lo ha detto già lui, io ripeto quello che dice lui. Vuole fare grande la Roma, ha già speso un billion, non può comprare perché abbiamo questo accordo con la UEFA, più di così… Non vi va bene quello che dico io?".
Ecco, un parere così autorevole sulla questione meriterebbe di essere ascoltato, compreso e, nel caso, studiato, qualora non si fosse d'accordo.
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