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a cura del profilo Facebook Il Casciavait -
Si parla sempre più dei "vecchietti" del calcio, come fossero degli esuberi, dei pensionati che vanno a svernare gironzolando per le più svariate parti del mondo, ma ci sono anche le eccezioni. Che non sono solamente tali, ma sono degli esempi, unici ed inimitabili.
Due ragazzi, sempre pieni di voglia di giocare e di vincere, anche con una carta d'identità che ormai pesa, e dice quasi quarant'anni per il primo e ormai quarantuno per il secondo.
Thiago ci ha fatto vedere di che pasta e fatto ancora l'altra sera, quando a Charlotte ha messo la museruola a Lautaro, Thuram e compagnia, mentre Modric, dopo una stagione da circa sessanta partite e quasi 3mila minuti giocati, è anch'esso al Mondiale per Club, che sarà il suo passo d'addio al Real Madrid. Per poi non fermarsi, e continuare, andando non in qualche campionato di basso livello, ma al Milan e in quella Serie A tanto tattica quanto difficile da interpretare, ma non certamente per un decano e leader, come Luka Modric.
Due esempi, due vincenti e che sembrano ormai eterni, in campo con lo stesso entusiasmo di sempre. Con quel trait d'union rossonero che li rende ancora più unici e belli.
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