SI LAVORA, NESSUNO GIOCA A FIFA

Fonseca, il rifondatore: la strada è giusta ma non parlate di scudetto

Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 
È come quando con i lego cerchi di costruire un'astronave, ma ti accorgi che sul libretto d'istruzione c'è il tempo da impiegare per realizzarla. E ci vuole tanto...

Prima di entrare nel vivo del calcio giocato, c’è da sottolineare un aspetto che forse non è del tutto chiaro nell’evoluzione di questo Milan di Fonseca. Vincere e vincere contro le grandi squadre non può avvenire senza un processo, senza il sacrificio, senza la determinazione e anche senza le sconfitte. 

Chi ama il Milan non va a letto tutti i giorni, non avendo letto una notizia sui rossoneri, visto un servizio tv, ascoltato su Youtube l'insider che più piace, ma soprattutto, nessun milanista va a letto senza aver riascoltato le parole dell'allenatore della propria squadra. Conferenze stampa o interviste pre e post partite.

Ecco da questa premessa esce fuori la prima domanda. Avete notato delle differenze nella comunicazione di Paulo Fonseca rispetto al passato?

La comunicazione di Fonseca

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Quante volte l'allenatore portoghese entra negli aspetti tecnici e tattici della gara; della squadra o degli allenamenti... Questa sua modalità di comunicazione non può che far pensare che, se il Milan non vince alcune gare, non è questione di scarso impegno o addirittura scarsa lucidità,  ma semplicemente la questione è che non si è lavorato abbastanza.

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Lo stesso Fonseca ha parlato più volte direttamente e indirettamente del processo del suo Milan il processo di sacrificio e  della determinazione da mettere in campo. E poi... quando sono arrivate le sconfitte, come questa contro l'Atalanta, l'unica cosa da sottolineare quale può essere se non  ''il dover continuare a lavoro partita dopo partita nel migliorare le tante fasi di gioco in cui si è stati carenti?''.

Cos'altro dovrebbe dire o fare? Piangersi addosso? Un professionista in qualsiasi lavoro, non solo nel calcio si rimbocca le maniche e si mette a lavorare per far si che gli errori non si commettano più ed è quello che Fonseca sta facendo.

Il lavoro tattico di Fonseca

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E se non si vede, ricordiamo adesso tutti i cambiamenti dalla prima gara giocata contro il Torino. Fonseca, partita dopo partita ha sempre apportato degli aggiustamenti alla squadra. Dal modo di difendere: passa dal 2+1 (i difensori centrali e il portiere) al 3+1 (aggiunge Emerson in copertura). Il centrocampo diventa a rombo con Pulisic. Poi c'è stata la questione del pressing e dell'atteggiamento, poi la mossa dei 2 attaccanti nel derby, poi la gestione Leao, poi la mossa di Musah contro il Real Madrid e infine la continua ricerca della coppia di centrali definitiva. Sembra passata una vita dal suo arrivo al Milan, ma ricordiamo che Fonseca è da agosto che disputa gare ufficiali e sono passati solo 3 mesi e mezzo, non 3 anni. Tre mesi e mezzo, per giunta, con tutti questi cambiamenti.

Il grande errore

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Ora da questo discorso sembra che ci sia un distacco dalla realtà, ma non è così, la classifica la si legge bene e quel -12 fa molto male. E infatti degli errori si sono commessi e nessuno ha il prosciutto agli occhi. L'errore è stato anche molto grande e lo dico senza che qualcuno mi faccia cambiare idea. L'errore è stato quello di aver pronunciato la parola scudetto quest'estate, ma non perché il Milan non ne sia in grado e non abbia una rosa all'altezza a livello di nomi e alternative, ma perché semplicemente di lavoro sulla squadra c'e ancora molto da fare e forse nessuno, Fonseca compreso, poteva immaginare di dover lavorare così tanto, gara dopo gara. Ci ricordiamo del video di quest'estate in cui si stava allenando la squadra a difendere con le braccia?

E allora l'altra domanda sorge spontanea: "Come si fa a pensare allo scudetto?"

L'opinione finale su Fonseca

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Fonseca sta dando una nuova linfa a questo Milan, anche se un po' alla volta. E di questo ne sono convinto perché riascoltando più e più volte le parole del tecnico portoghese, quando parla della squadre e del lavoro da fare, si capisce come tutti gli elementi su cui sta insistendo non sono altro che la base, la struttura portante di una squadra e se Fonseca ha parlato più volte che ci sarebbe stato da lavorare su questi aspetti vuol dire che ci sarebbe stato da lavorare per rifondare il Milan. E se si rifonda una squadra però diventa impossibile parlare di scudetto, perché l'impresa titanica non sarebbe battere le altre squadre, ma battere se stessi senza avere la bacchetta magica.