di Franco Ordine -
QUELLO CHE SERVIVA
ORDINE, Tiki Taka solo il gol e porte chiuse per Tomori: ecco l’Allegri portoghese
La prima impressione è quella che conta: Sergio Conceiçao si è presentato per quello che è e per quello che probabilmente servirà al Milan attuale. La sua concezione calcistica è sintetizzata da questa frase: “Per me tiki taka è metterla dentro”.
Un perfetto Allegri portoghese
Magari è quello che serviva dopo la parentesi di Fonseca. Già gli orari applicati nei primi due giorni mi sembrano significativi: due ore e passa serali sotto i riflettori di allenamento il primo giorno, giù dalle brande al mattino presto durante il secondo giorno dedicato anche alla partenza per l’Arabia. Sul mercato è stato esplicito: prima voglio toccare con mano e poi decidere. Porte chiuse, allora, per Tomori come ha già anticipato un esperto del ramo, Nicolò Schira su il Giornale.
Sul centrocampista le prestazioni di Bennacer diranno se ci si può fidare dell’algerino o se bisogna comunque andare dal Monza per Bondò. Si punta al centravanti, Kolo Muani l’indiziato numero uno. Veniamo a Ibra. La mia impressione è che si sia presentato col capo cosparso di cenere. Ha chiesto scusa ai tifosi e a Fonseca e si è preso la responsabilità collettiva dei risultati deludenti. È già un bel passo avanti.
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