E’ un nuovo Fofana, non più ancora di salvezza: ma box to box

Nel suo primo anno rossonero, Fofana è stato sempre stanziale a centrocampo nella fase offensiva, ancora di salvezza per le chiusure sugli avversari un po' in tutte le zone del campo nella fase difensiva. A Stamford Bridge invece, Fofana, e sarà probabilmente così per tutto il resto della stagione, non ha giocato centrale, non perno, ma box-to-box.

Probabilmente la sua vera natura, il suo vero ruolo

Quest'anno al centro del flusso di gioco, nella metronomo room, c'è Luka Modrić, c'è Samuele Ricci, può esserci lo stesso Ardon Jashari. In effetti è un ruolo più tattico e di ritmi, che di fisico e di interventi continui. Questione di vocazione per chi è di ruolo, questione di interpretazione per chi si adatta come ha fatto Youssouf con spirito di servizio per tutta la scorsa stagione rossonera.

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La partita contro il Chelsea per Fofana è nata con un assist per Leão in zona d'attacco ancora nei primi minuti sullo 0-0. Al di là dell'esito dell'azione nel suo complesso, la posizione del nazionale francese era molto alta, molto propositiva, molto vicina alla prima linea offensiva. Lo stesso è accaduto nel secondo tempo, quando prima ha saltato il portiere avversario con la difesa dei Blues che ha salvato su di lui a porta ormai vuota, e quando poi ha fatto gol, la sua prima vera rete nel Milan.

A tabellino, c'era anche un altro gol di Youssouf contro il Venezia a San Siro lo scorso settembre, ma era una leggera deviazione su calcio d'angolo con una mischia successiva. A Londra invece una chiara azione d'attacco, con inserimento e gol di sinistro a fil di palo. In una posizione in cui nel suo primo anno rossonero non si sarebbe mai trovato. Avanti, new Fofana.