Un cambio repentino, come raramente si era visto: in soli tre mesi Max Allegri ha reso "Squadra" il Milan. Dalla squadra che aveva timore della palla e che prendeva tanti gol al controllo eccelso e alla difesa impenetrabile
Tutto può cambiare in un attimo, con poche (ma importanti) scelte. Lo sa bene il Milan, passato dal duo Fonseca-Conceicao della scorsa stagione ad un allenatore che sa il fatto suo. Non ce ne vogliano i due portoghesi, ma appare quanto mai evidente come l'arrivo di un allenatore esperto come Max Allegri abbia stravolto una squadra che solo fino a pochi mesi fa sembrava spenta e spaesata. Soprattutto nel controllo del pallone, che pareva scottare, ma anche in difesa, che ora risulta tosta e impenetrabile.
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Un centrocampo di livello, ma è anche la testa a muovere le gambe
È stato il reparto più rinforzato in sede di mercato, lo sapevamo, ma il centrocampo rossonero fa comunque impressione per la velocità con la quale i giocatori si sono trovati a proprio agio. In primis c'è un Modric in stato di grazia, ma non lo scopriamo certo oggi, (anche se tutti ben ricordiamo le ironie al suo arrivo), ma è soprattutto l'arrivo di Rabiot ad aver aperto le acque. Il francese si è subito calato nella realtà rossonera, e sta inanellando una serie di prestazioni di livello, tanto contro il Bologna quanto (soprattutto) ieri sera a Udine. Proprio lui rischia di diventare presto il miglior acquisto degli ultimi anni...
Ma è soprattutto in difesa che si è avuto lo shock allegriano
Massimiliano Allegri: un allenatore che fa della fase difensiva il proprio mantra. Lo sapevamo, del resto era uno dei motivi per cui il Milan ha scelto l'ex tecnico rossonero, ma in pochi si aspettavano questa rapidità nel plasmare la squadra. Il tutto con una difesa certamente non composta da fenomeni, ma che stanno avendo un carattere e un'applicazione senza pari. A dimostrazione del fatto che molto spesso sono la testa e i dettami tattici a guidare le squadre. Sembra passata un'era dai tanti gol presi della scorsa stagione (43 solo in serie A, come ricordato da Landucci ieri sera), quando il Milan al primo fruscio subiva gol. In questo avvio invece, tolta la Cremonese (che ha comunque trovato il gol della domenica...), la difesa rossonera non solo non prende gol, ma non subisce nemmeno occasioni.
Udine tappa fondamentale per Allegri, ed ora arrivano Napoli e Juve
Il tecnico lo aveva detto: "Quella con l'Udinese è una delle 4 partite più importanti della stagione". Ora, non conosciamo i motivi dietro questa affermazione, ma possiamo pensare che si riferisse alle due vittorie consecutive, e che aspettasse dunque la squadra al varco. E la squadra ha dato la giuste conferme, giocando una partita di grande attenzione, ma ora tutti aspettano i rossoneri al varco, dato che le prossime due sfide (dopo il Lecce in coppa Italia) saranno Napoli e Juve. Due sfide tostissime, che potranno dire molto (se non tutto) sulla stagione rossonera. Prima i campioni d'Italia in carica, poi la Juve, squadra tornata ad alti livelli. In caso di risultati positivi in queste due gare allora si potrà davvero sognare qualcosa di grande.