E NO, A QUESTO PUNTO IL PROBLEMA NON È IL CARATTERE

Conte? No a priori, ma poi spunta Sarri: due allenatori, un carattere e il solito pregiudizio

Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 
Non si può raccontare per un anno la storia di un No del Milan a Conte per il suo comportamento e poi, sempre come storia, parlare di Sarri

Ecco arrivato il fatidico giorno dell'uscita di ''Sarri" come potenziale prossimo allenatore del Milan". Questo non vuole essere un manifesto del No a Sarri, attaccando l'uomo e l'allenatore. Il rispetto deve essere alla base per ogni analisi e considerazione. Allo stesso tempo però questo è un manifesto del No a Sarri per come il Milan ha lasciato intendere, nell'ultimo anno, che non vorrebbe tecnici da un carattere forte e divisivo.

Tutto ciò che viene riportato sull'allenatore e persona Maurizio Sarri non vuole essere una mia considerazione personale del tecnico, ma semplicemente una considerazione che tutta la stampa ha avuto nel corso degli ultimi 10 anni del tecnico toscano. Racconti, retroscena, ricostruzioni di quanto accaduto nella sua carriera da allenatore non li ho di certo fatti io, ma leggendoli ne ho potuto trarre un giudizio. Giudizio espresso adesso, ma sempre collegato alla metodologia operativa del Milan.

Sarri nuovo allenatore del Milan?

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Sarri non solo sarebbe una scelta sbagliata, in quanto in un momento del genere allenatori giochisti al Milan potrebbero portare solo rischi e non fortune. Lo ha dimostrato l'atteggiamento e la reazione della squadra nei confronti delle idee di Fonseca. In aggiunta al mero tema del gioco, che potrebbe anche essere superato e che rimane un semplice giudizio personale, c'è però un tema ancora più complesso, ovvero quello del comportamento.

È ormai un anno che il Milan, e non solo il Milan, racconta come non venga gradito un allenatore con un carattere divisorio come quello di Antonio Conte e poi all'improvviso ecco che spunta il nome di Maurizio Sarri che rispetto a Conte dal punto di vista comportamentale non ha nulla di diverso.

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Sarri e le presunte accuse a Mancini nel 2016

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Vi ricordate quando Sarri a Napoli litiga con Aurelio De Laurentiis? (Il presidente del Napoli aveva smentito parlando solo di confronti accesi) Voi direte: "Non fa testo, ci litigano tutti, pure Ancelotti..." Vi ricordate nel 2016 cosa successe con Mancini durante un Inter-Napoli? Anche in quel caso arrivarono smentite. Passiamo oltre...

Sarri al Chelsea: il litigio con Kepa

Sarri arriva al Chelsea e dopo un anno è costretto a lasciare sempre per problemi di rapporti incrinati.

Sarri e i litigi alla Juventus

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Sarri poi va alla Juventus e prima litiga con Cristiano Ronaldo, poi con Barzagli e poi con Pjainic. Infine anche con la società e viene mandato via. Anche qui arrivano le smentite di un litigio.

Sarri e i caos alla Lazio

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Sarri arriva alla Lazio e Lotito (con il quale, anche qui, ha sempre avuto confronti accesi) e Tare sono stati costretti a vendere alcuni giocatori perché ormai in piena rotta di collisione con lo stesso Sarri. Alla fine il clima a Formello era diventato insostenibile e lo stesso Sarri decise di lasciare.

A tutto questo vanno aggiunte anche molte dichiarazioni in Conferenze Stampa rilasciate dallo stesso Sarri nel corso degli anni che non sono state propriamente espressione di purezza e compostezza.

Milan, alla fine se per Conte è No per Sarri non può essere Sì

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Insomma Sarri viene visto come un allenatore che a livello di comportamenti è fuori dalle righe, soprattutto per come la stampa ha raccontato e/o ricostruito tante situazioni e vicende che poi comunque in gran parte sono state smentite. Non sappiamo quanto, in ogni storia, ci sia del vero. Quel che però possiamo dedurre è che se in ogni club in cui è andato Sarri, ci sono stati alcuni problemi nella gestione dei rapporti, qualcosa di vero in fondo c'è.

E allora rifaccio la domanda fatta anche nell'articolo su Antonio Conte: se la tesi del No al tecnico pugliese riguarda il comportamento, allora perché per Maurizio Sarri non deve valere lo stesso pensiero? Vogliamo veramente rischiare dal punto di vista umano, dopo una stagione del genere?