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Scudetto e consapevolezza

Milan, hai sentito Conte? Le parole del tecnico del Napoli stimolo per Allegri?

Davide Capano
Davide Capano Redattore 
Le parole di Antonio Conte da Dimaro possono essere un monito anche per il Milan di Massimiliano Allegri? I rossoneri possono farne tesoro...

Dal ritiro di Dimaro, Antonio Conte ha offerto ieri pomeriggio spunti interessanti anche per chi non segue le vicende partenopee. Partendo dalle parole del tecnico del Napoli, infatti, è possibile fare un'analisi ad ampio spettro che può interessare anche il nuovo Milan di Massimiliano Allegri.

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Un messaggio chiaro da Conte

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Parlando della stagione che attende il suo Napoli, infatti, il tecnico ha messo l’accento su un concetto semplice e diretto: “Le tre big italiane sono state spodestate (riferimento a Inter, Juventus e Milan, ndr), è motivo d'orgoglio, al tempo stesso dobbiamo guardare a noi stessi, come l'anno scorso, pensando a migliorare, crescere, ma è inevitabile che quando porti lo Scudetto sulla maglia per definizione parti favorito o tra i favoriti e questo lo dobbiamo sapere benissimo. Non ci dobbiamo sottrarre, hai lo Scudetto sulla maglia, poi sappiamo benissimo che dopo il ciclo della Juventus poi si sono succedute squadre diverse e questo fa capire la difficoltà ma l'abbiamo già visto due stagioni fa e con lo Scudetto sulla maglia facemmo il decimo posto. Quest'esperienza fatta deve più forza a tutto l'ambiente per capire che non sarà facile, dovremo essere compatti perché le cose non saranno mai facili, in assoluto, ma vale per tutti”.

Un messaggio quello di Conte che può – e forse deve – essere ascoltato anche a Milanello, dove Massimiliano Allegri ha dal 7 luglio iniziato il suo nuovo ciclo alla guida del Milan. Le parole di Conte sono un invito alla consapevolezza: chi ambisce a competere ad alti livelli deve prepararsi a farlo con lucidità, concentrazione e una forte identità.

Allegri, mentalità ed equilibrio per tornare protagonisti

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Con l’arrivo di Allegri, il Milan si affida a un tecnico esperto, pragmatico, abituato a lavorare sotto pressione. Ma l’obiettivo non può limitarsi a un piazzamento o a un buon percorso europeo. Serve costruire un’identità solida e un percorso duraturo, cosa che è mancata negli ultimi anni, dopo il successo tricolore del 2022 con Pioli.

Il Milan ha mostrato qualità, ma anche discontinuità. È proprio questo che Conte ha sottolineato, parlando del Napoli post-Scudetto, crollato al decimo posto solo un anno dopo. Per il Milan il rischio è analogo e peggiore, se non si sviluppa una cultura della continuità e dell’equilibrio.

Una stagione per crescere davvero: responsabilità e coesione

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Il campionato 2025/26 non nasce con un favorito unico. L’Inter resta fortissima, la Juventus è in ricostruzione ma ha un buon impianto, il Napoli si sta rinforzando ancora di più. Per questo il Milan deve farsi trovare pronto, non tanto con proclami, quanto con un gruppo unito, un’idea di gioco chiara e una struttura solida tecnica e dirigenziale alle spalle.

La parola “Scudetto” non va usata con leggerezza, ma nemmeno evitata per prudenza. Ambire a vincere è parte della crescita. E le parole di Conte lo confermano: per restare competitivi, occorre lavorare con metodo e visione, senza mai sottovalutare le difficoltà del contesto e Allegri lo sa bene.

Conte parla al Napoli, ma Allegri può farne tesoro

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Antonio Conte ha voluto mettere in guardia il Napoli, ma il suo messaggio ha un valore più ampio. Chi vuole competere in alto deve accettare le pressioni, fare tesoro delle esperienze passate e costruire un gruppo che sa reagire anche nei momenti complessi.

Il Milan, con Allegri in panchina, ha l’occasione di voltare pagina e tornare a lottare con continuità. La stagione 2025/26 può essere quella giusta per crescere in modo maturo, senza fretta, ma con consapevolezza e ambizione. Senza proclami, ma nemmeno con timori.