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Professionista sempre

Conceicao: il rumoroso silenzio di un gran signore e di un uomo vero

mbambara
mbambara Vice direttore 
Non stupisce l'autoreferenzialità dei giocatori che vanno via dal Milan. Emerge semmai tutta la professionalità di Sergio Conceicao
00:32 min

C’è l’abitudine malsana fra i giocatori di sputar veleno sul club che hanno appena lasciato. In certi casi alcuni calciatori preferiscono sparare, più o meno velatamente, sull’allenatore con il quale, magari, non hanno avuto un rapporto eccezionale (per usare un eufemismo…). E così chi ha occhi per vedere ed orecchie per intendere, comprende per quale ragione gli allenatori svolgono uno dei mestieri più complessi del mondo. Gestire un gruppo di giocatori non significa soltanto fare delle scelte tecniche più o meno condivisibili. Significa soprattutto tenere a bada umori, isterie e narcisismi di tanti ragazzini diventati uomini senza esserlo davvero. Personaggi che poi, come sempre, hanno bisogno di trovare un colpevole a cui gettare addosso i propri errori e i propri fallimenti. La maturità, nei gruppi di calciatori, è spesso invocata, a volte persino abusata come parola. Nella realtà però si trova in misura ridotta. Sul tema, Sergio Conceicao potrebbe scrivere un trattato dopo i suoi sei mesi rossoneri, ma certamente non lo farà. Vediamo perché.

Elogio del comportamento di Sergio Conceicao

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Negli ultimi mesi qualche ex giocatore milanista non ha risparmiato battute al vetriolo, frasi sibilline, colpevolismi a manetta, sia verso ilMilan, sia verso chi, nella stagione 2024-2025, è stato chiamato ad avere la responsabilità di gestire l’area tecnica. In certi casi, è parso persino di rivedere un’edizione sbiadita dell’asilo Mariuccia.

Non è stato un quadro onorevole. I professionisti, quelli veri, le cose di spogliatoio le tengono per sé. Per questo motivo mi piace sottolineare il comportamento di un grande uomo come Sergio Conceicao; un allenatore che ha dato l’anima per il Milan ma, soprattutto, una persona perbene.

Professionista sempre, anche quando il rapporto contrattuale è finito

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Sergio Conceicao è stato professionista sempre, anche quando le circostanze lo avrebbero potuto portare a dire qualcosa per ristabilire la verità dei fatti. L’allenatore portoghese è stato l’allenatore che al Milan ha regalato un bellissimo trofeo, nel gennaio scorso. Personalmente lo porto ancora nel cuore. La sua esperienza rossonera successiva poteva andare meglio, ma ciò che più risuona in queste ore è il silenzio rumoroso di Conceicao.

Non c’è ossimoro migliore per definirlo; è il silenzio di un grande professionista che ha dato tutto e che rispetta il club in cui è stato, anche una volta che il rapporto contrattuale è finito. In un mondo di parolieri e di venditori di fumo, Sergio Conceicao emerge come persona vera, perbene, autentica, un uomo che conosce il valore di concetti come professionalità e lavoro.

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