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La domanda che in molti si fanno in questi giorni riguarda il giovane Liberali, ceduto dal Milan al Catanzaro per un lieve indennizzo e per una percentuale sulla rivendita pari al 50%, ovverosia una sorta di comproprietà mascherata. Dicono: ma perché il Milan cede uno dei suoi migliori talenti? La risposta è semplice. Il potere contrattuale dei giocatori, negli anni, è aumentato sempre di più. Se un club non vuole rischiare di perdere a parametro zero un giocatore che ha deciso, legittimamente, di non rinnovare il proprio contratto in scadenza, è costretto, suo malgrado, a monetizzare al massimo la cessione.
In questo caso non è tanto l’indennizzo minimo ad avere peso (intorno al milione di euro), bensì la percentuale sulla futura rivendita al 50%. Tale escamotage consente al Milan di poter seguire la crescita del ragazzo e, successivamente, monetizzare ancora al momento di una cessione remunerativa. Nella giungla normativa attuale non vi sono altre soluzioni che consentano di salvaguardare la logica aziendale.
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Quanti giocatori ha perso a titolo gratuito il Milan dal 2019 ad oggi? Precisamente 29. Si tratta di Zapata, Bertolacci, Abate, Montolivo, Josè Mauri, Strinic, Reina, Halilovic, Bonaventura, Biglia, Calhanoglu, Donnarumma G, Donnarumma A., Andrea Conti, Mandzukic, Kessie, Romagnoli, Castillejo, Tatarusanu, Ibrahimovic, Rebic, Giroud, Kjaer, Roback, Mirante, Calabria, Florenzi, Jovic, Devis Vasquez. Alcuni sono andati via per fine carriera o perché nella fase finale della stessa.
Ci sono alcuni fronti invece sui quali il club rossonero avrebbe potuto fare ragionamenti e scelte diverse. Rinnovare o, magari, decidere di cederli un anno prima della scadenza, anche a cifre contenute. Stiamo parlando di Bonaventua, Calhanoglu, Donnarumma G, Romagnoli e Kessie. Questi erano 5 giocatori che, se ceduti un anno prima della loro scadenza contrattuale, avrebbero potuto garantire introiti finanziari importanti. Sul piano contabile l’impatto a bilancio è zero. Sul piano patrimoniale invece questo tipo di scelte ha comportato perdite importanti, inquadrabili in una forchetta fra i 60 e i 90 milioni di euro.
Comprensibile quindi che oggi il club rossonero monetizzi al massimo tutti i giocatori che si trovano ad un anno dalla scadenza. In tal senso le operazioni Bresciani e Daniel Maldini delle scorse sessioni di mercato sono state ottime e si spera che con Liberali il Milan possa avere identico esito. C'è sempre una logica aziendale nelle società di calcio che non può essere messa da parte.
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