a cura di Melo per la pagina Facebook "Il Casciavait" -
Bisognerà capire se, come già accaduto in passato, la maglia e lo stadio pesino troppo per alcuni giocatori. Il margine di attesa non è infinito: chi è entrato al suo posto, infatti, è sembrato più vivo e dentro la partita.
Abbiamo preso gratis un quarantenne - fuoriclasse assoluto - che sta già dando lezioni. Ricordo ancora i giorni scorsi, quando qualcuno parlava di “geriatria”. Poi c’è Ricci, che entra e si cala subito nella partita: segno che finalmente abbiamo cambi all’altezza dei titolari. Certo, quattro pali fanno ancora male, e sulle decisioni arbitrali preferisco non commentare: sono lì da vedere.
Ci manca il nostro giocatore migliore, Pulisic, che per la seconda volta parte dalla panchina. Rabiot ha già giocato da leader. E poi Allegri, con quella giacca, la camicia bianca e la sua voglia di spaccare tutto: sembra trasmettere grinta a tutta la squadra. La squadra si sta forgiando. Per mesi abbiamo letto polemiche assurde: ora serve pazienza. Senza il passo falso con la Cremonese, oggi parleremmo di tutt’altro. Resta però un rebus Maignan: ogni anno, al rientro dalla nazionale, lo perdiamo. È il terzo anno di fila che succede, e diventa un tema serio. Bene così, comunque. Voliamo basso: tanto, a sentirli, siamo da “sesto posto", ma intanto chi dovrebbe ammazzare il campionato è già in affanno.
Chiudo con un pensiero personale. Quattro giorni fa ci ha lasciato un tifoso del Milan da più di ottant’anni: uno di quelli che ha sempre sostenuto la squadra, nei momenti belli e in quelli duri. Oggi, questa vittoria è per lui. Mio suocero. Ciao Gianky!
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