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Dopo una stagione sportivamente fallimentare, il Milan affronta l’estate 2025 con un approccio nuovo e più consapevole. Il club sta vivendo una fase di riflessione e ristrutturazione a più livelli, dal campo agli uffici dirigenziali. Non si tratta solo di mercato, ma di una vera e propria ridefinizione delle priorità e degli assetti, alla ricerca di un'identità più coerente e competitiva.
Il 24 giugno, Giorgio Furlani e Igli Tare hanno incontrato in maniera informale - ma tutt’altro che superficiale - i rappresentanti dei principali media specializzati sul Milan. Un gesto inusuale ma significativo, che ha dimostrato una nuova apertura e volontà di dialogo. Temi tecnici, strategie di mercato e gestione delle aspettative sono stati al centro di un confronto silenzioso ma prezioso, che sembra prefigurare un cambio di passo comunicativo e gestionale.
La giornata del 1° luglio ha rafforzato ulteriormente il messaggio. Un pranzo informale ma molto simbolico a Casa Milan ha visto riuniti Zlatan Ibrahimovic – Senior Advisor di RedBird – e i vertici del club. La presenza compatta della dirigenza non è passata inosservata: segnale di un’intesa forte all’interno della società e della volontà di costruire una linea comune, chiara e condivisa.
Il Milan è consapevole che il prossimo progetto sportivo non può prescindere da una visione unitaria e solida. L’impressione è che il club stia cercando non solo i profili giusti da inserire in rosa, ma anche una cultura sportiva più aderente alla sua storia e ambizione. Il calciomercato sarà importante, certo, ma lo spirito con cui lo si affronterà potrebbe essere ancora più decisivo.
In un momento in cui sarebbe facile cedere alla frustrazione o alla fretta, il Milan sembra aver scelto la strada più difficile ma potenzialmente più fruttuosa: quella della coerenza interna, della comunicazione trasparente e della progettualità a lungo termine. Non c’è ancora un nuovo Milan, ma forse c’è finalmente una nuova idea di Milan.
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