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Il paragone tra Francesco Camarda e Francesco Pio Esposito è qualcosa di naturale, frutto della storica e genuina rivalità cittadina tra Milan e Inter. Un confronto quasi inevitabile, che nasce dal desiderio di paragonare due mondi simili ma al tempo stesso profondamente diversi come quelli rossonero e nerazzurro.
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Nato a Milano il 10 marzo 2008, Francesco Camarda entra a far parte del settore giovanile del Milan nel 2015, all’età di sette anni, sul finire dell’epopea berlusconiana. Fin dai primi anni si distingue per la straordinaria prolificità, che lo porta spesso a giocare sotto età.
Nel 2022, mentre il suo idolo Zlatan Ibrahimovic conquistava l’ennesimo scudetto della propria carriera, il giovane Camarda vinceva il campionato Under 15 a soli 14 anni.
Nella stagione successiva viene aggregato alla Primavera, dove oltre a infrangere numerosi record di precocità, debutta in prima squadra il 25 novembre 2023 contro la Fiorentina, diventando il più giovane esordiente nella storia della Serie A a 15 anni, 8 mesi e 15 giorni.
Nel 2024/2025 è frequentemente convocato in prima squadra, fino a esordire in Champions League il 22 ottobre 2024, divenendo il più giovane italiano di sempre a giocare nella massima competizione europea.
Nella stagione attuale, in prestito al Lecce, ha già segnato la sua prima rete in Serie A contro il Bologna. Convocato sotto età con l’Under 21 azzurra, ha esordito realizzando un pregevole gol su rigore, eseguito con uno tiro di classe, diventando il più giovane marcatore di sempre in partite ufficiali con l'Under-21.
Nato a Castellammare di Stabia il 28 giugno 2005, Pio Esposito muove i primi passi nel settore giovanile del Brescia, prima di approdare all’Inter nel 2014. Con i nerazzurri compie tutta la trafila delle giovanili, fino al passaggio in prestito allo Spezia.
Dopo una prima stagione al di sotto delle aspettative, nella seconda trova la sua consacrazione con 19 reti in 40 presenze.
In questa stagione l’Inter decide di riportarlo alla base. Il più giovane dei fratelli Esposito ripaga la fiducia con ottime prestazioni e una meritata convocazione in Nazionale. All’esordio con la maglia azzurra, Pio trova subito il gol con una realizzazione di grande fattura, confermando quella che è da sempre la sua arma migliore: il fiuto del gol.
Il continuo parallelo tra Francesco Camarda e Pio Esposito riporta alla mente dei tifosi del Milan un dolce déjà vu. Era la fine della prima decade degli anni 2000, quando in Serie A si affacciavano due giovani promesse destinate a far parlare di sé: Alexandre Pato con la maglia rossonera e Mario Balotelli con quella dell’Inter.
Allora come oggi, due talenti giovanissimi dividevano la città di Milano e accendevano le speranze dei rispettivi tifosi. In particolare, Balotelli divenne simbolo di una generazione che attendeva di esplodere definitivamente.
Una storia che, sotto certi aspetti, si ripete. Non tanto per le caratteristiche tecniche dei singoli, quanto per l’atmosfera che li circonda: l’esposizione mediatica, le aspettative, e quel costante confronto tra due mondi calcistici opposti, ma destinati a incrociarsi.
Da Pato e Balotelli a Camarda ed Esposito, Milano continua a essere il palcoscenico dove il talento incontra la storia.
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