Feyenoord-Milan 1-0 è diventato il nuovo pretesto per creare clamore, con relativa visibilità, attorno al Milan e in fondo anche ebbene sì sulla pelle del Milan. Ci sta, fa parte del gioco, nessun problema. La pelle del club è dura.
Toto-nomi, voci in libertà per giocare sulle emozioni di una partita persa, prodezze già viste. Ma guardate che Zlatan Ibrahimovic e Sergio Conceicao vanno veramente d'accordo. E non sono certo personalismi. E' tutto il Milan ad essere convinto che Sergio Conceicao sia l'allenatore giusto per dare energia alla squadra, per trasmettere mentalità e motivazioni. Su questo punto chiave, titubanza zero.
Il problema vero però è un altro: guardare il dito e non la luna rischia di essere una gran perdita di tempo. Miopie che distraggono. Il dito sono le voci sul nulla. La luna è la partita di ritorno a San Siro contro il Feyenoord. Partita che bisogna preparare innanzitutto dando tutto e facendo bene con il Verona. Ma poi loro, gli avversari, gli olandesi. A Rotterdam in sala stampa ridevano in faccia ai tesserati rossoneri, convinti di essersi ormai qualificati. La security del De Kuip ha infierito sui giornalisti italiani al seguito del Milan. I giocatori del Feyenoord si sono esaltati, sono riusciti ad esondare. Nel loro ambiente, nella loro partita della vita. Adesso però orgoglio San Siro. Con Conceicao e con tutto il Milan. La sfida con il Verona è la prima dopo Rotterdam. Il ritorno con il Feyenoord significa ritrovarsi davanti agli occhi i protagonisti dei sorrisini. Orgoglio San Siro. Con Conceicao e con tutto il Milan.
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