Il Milan prepara la sfida alla Juventus con Leao non ancora al top: Allegri punta su equilibrio e condizione in crescita.
Massimiliano Allegri sa bene che è arrivato il momento di alzare ancora di più l’asticella. Dopo Milan-Napoli, probabilmente solo Juventus-Milan poteva rappresentare una sfida di pari intensità e difficoltà. La partita dello scorso 28 settembre aveva segnato il primo vero banco di prova stagionale. I rossoneri, pur non partendo favoriti contro i campioni d’Italia in carica, erano riusciti a imporsi con autorità e carattere. Contro la Juventus, invece, lo scenario si fa più equilibrato, quasi speculare, con un unico vantaggio per i bianconeri: giocare in casa, davanti al proprio pubblico.
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Milan, la prova di maturità passa dalla Juventus
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Il Milan arriva all’appuntamento forte di quattro vittorie consecutive in campionato, ma con la consapevolezza che la trasferta di Torino nasconde sempre insidie e trappole. La squadra di Allegri, però, non si farà trovare impreparata. Il recupero di Tomori e la crescente condizione fisica di Leao, finalmente con una settimana piena di lavoro dopo il rientro con il Napoli, restituiscono al tecnico una varietà di soluzioni tattiche che fino a poche settimane fa sembravano impensabili.
Allegri può così affrontare la Juventus con la serenità di chi sa di avere tra le mani un gruppo in crescita, solido, maturo e sempre più consapevole dei propri mezzi. Torino sarà il luogo in cui il Milan potrà misurare la propria evoluzione: non solo tecnica, ma anche mentale.
La formazione del Milan che affronterà la Juventus dovrebbe vedere Maignan tra i pali, una linea difensiva a tre composta da Pavlovic, Gabbia e Tomori, e un centrocampo a cinque con Bartesaghi, Rabiot, Modric, Fofana e Saelemaekers.In attacco, spazio a Pulisic e Gimenez, anche se l’unico vero dubbio riguarda proprio il compagno di reparto dello statunitense: Loftus-Cheek e Nkunku restano alternative concrete pronte a insidiare il posto da titolare al messicano.
Leao o non Leao, questo è il dilemma
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Su Rafael Leao, invece, Massimiliano Allegri si è espresso con chiarezza nella consueta conferenza della vigilia: “Rafa ha fatto una bella settimana, è la prima che completa dal 17 agosto, perché finora non si era mai allenato con continuità. Domenica la mia intenzione non era quella di farlo entrare così presto. Sta crescendo di condizione, così come Nkunku”.
Parole che lasciano intendere un messaggio preciso: Leao sta migliorando, ma non è ancora pronto per partire dall’inizio. Con ogni probabilità, Allegri lo inserirà a gara in corso, per gestire il minutaggio e ridurre al minimo i rischi. Sicuramente la condizione sarà superiore rispetto a una settimana fa, quando, pur non ancora al meglio, sette avversari del Napoli in un'azione si trovarono costretti a inseguirlo per tutto il campo.
Dunque se è vero che Leao può accendere la partita, sarà il collettivo a determinare il destino del Milan. La tattica potrà cambiare in base agli interpreti, ma la fame dovrà restare la stessa.