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DNA Milan

Allegri e il Milan che verrà: centrocampo da rifondare nel segno della qualità perchè fa parte dell’identità del club.

Cristiano Cataldo
Cristiano Cataldo Collaboratore 
Massimiliano Allegri riparte dal centrocampo per restituire al Milan la sua identità storica: una squadra che gioca a calcio. Non è solo una questione di moduli o interpreti, ma di filosofia.
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Non è una questione di moduli o interpreti , ma di filosofia e mister Allegri, alla sua prima esperienza al Milan, ha conosciuto bene il dna Milan.

In questi giorni di calciomercato, mi è venuta in mente l'intervista che Allegri rilasciò nel 2021 presso gli studi di Sky. Tra le varie domande poste, il mister livornese spiegò in maniera semplice ma significativa la diversa filosofia di Juventus e Milan nel raggiungere gli obiettivi sportivi. Da una parte la Juventus, puntare al risultato sempre e comunque attraverso il sacrificio, il duro lavoro.

Dall'altra il Milan una Società dalla filosofia opposta, vincere convincendo, con il bel gioco, perchè fa parte del suo dna.

Non solo tecnica però..

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Max Allegri nelle varie interviste, si è sempre battuto per ricordare che lo strumento principale è il pallone, che non si può prescindere dalla tecnica, a partire dai settori giovanili. In quell' intervista del 2021 però, mise in evidenza un altro aspetto fondamentale, la personalità.

Allegri infatti, ricordò quanto sia “pesante” giocare a San Siro e la scelta dei giocatori deve andare in quella direzione, tecnici, ma di personalità, perchè in grado di uscire dai momenti critici o risolvere le partite.

Non più un Milan verticale e frenetico: ora si impone il pensiero

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Negli ultimi anni il Milan ha spesso puntato sulla verticalità esasperata, sull’aggressione alta e sull’intensità emotiva. Ma Allegri, fedele alla sua idea di controllo e gestione, preferisce che sia il pallone a correre, oltre che i giocatori. Per questo vuole un centrocampo con geometrie, in cui ognuno conosca la propria zona di influenza e sappia come far girare la squadra senza affanno. Mister Allegri durante la gara chiede qualità nei passaggi e lucidità nei momenti chiave.

Con quali giocatori?

Modric sicuramente è in grado di soddisfare queste esigenze e poi? Sicuramente il profilo diArdon Jashari risponde pienamente alle idee di Allegri, così come quello di Granit Xhaka, giocatori di geometria e che “vogliono” la palla nei momenti caldi, come ai tempi di Clarence Seedorf.

Se il Milan riuscirà a costruire un centrocampo all’altezza della visione di Allegri, non sarà solo una squadra più competitiva: sarà una squadra più riconoscibile. Il ritorno alla qualità come principio guida potrebbe restituire ai tifosi quel senso di identità che negli ultimi anni si era smarrito. Non si tratta solo di vincere, ma di farlo nel modo in cui il Milan sa fare: giocando a calcio.