C’è una domanda chiave che è opportuno porsi. Quanto sta pesando, nel Milan, l’assenza di Adrien Rabiot? In questo momento, senza ombra di dubbio, è l’assenza che più sta impattando sugli equilibri di una squadra in costruzione come quella di Massimiliano Allegri. L’indisponibilità del francese incide di più rispetto all’assenza di Pulisic.
Il peso della sua indisponibilità
Adrien Rabiot, l’assenza più pesante per gli equilibri del Milan

Quanto impatta Adrien Rabiot nel centrocampo del Milan
—Rabiot infatti è un giocatore di alto livello che unisce alcune doti fondamentali. Il centrocampista francese ha grandi qualità nel palleggio e nella gestione della palla sotto pressione. Non è un regista puro, ma ha un buon senso di costruzione e sa dare quei mezzi tempi al gioco che consentono alla squadra di “aggiustarsi” quando è sotto pressione ed ha bisogno di rifiatare.

A queste qualità indiscutibili, Adrien Rabiot abbina una eccellente capacità di schermatura e di protezione della linea difensiva. Il giocatore transalpino possiede letture preventive raffinate che gli consentono di inibire agli avversari potenziali linee di passaggio. Sa sporcare le giocate avversarie, ma sa soprattutto inibirle sul nascere grazie ad una intelligenza tattica fuori dall’ordinario.

C’è poi un'ulteriore qualità importante da parte di Rabiot, ossia la capacità di far rendere al massimo Luka Modric, giocandogli vicino come referente tecnico e calibrando posizione e movimenti in funzione del gioco del centrocampista croato. Rabiot ha avuto un’intesa immediata con Modric, una sintonia che pare empatica e non solo tecnica. La rottura di questo binomio ha rappresentato un vulnus per il Milan.
La sapienza tattica: una dote non comune del centrocampista transalpino
—L’intelligenza e la capacità di stare in campo con saggezza, nel calcio, non sono semplici dettagli. Rabiot è giocatore altamente evoluto sotto questo profilo. Il suo recupero nel giro di poche settimane è una esigenza assoluta per il Milan di Allegri che sta soffrendo tantissimo l’assenza a centrocampo di un giocatore di questo livello.

Non è un caso, a mio avviso, che le due gare negative della stagione (Cremonese e Pisa) abbiano come comune denominatore l’assenza di Adrien Rabiot. In tutte le squadre, d’altronde, ci sono alcuni giocatori non sostituibili. Rabiot, per il Milan, è uno di questi.
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