Galliani è vicino al ritorno al Milan: accordo con Cardinale su spinta di Ibrahimovic, manca solo la cessione del Monza.
Il ritorno di Adriano Galliani nella squadra che ha guidato per 31 anni come braccio destro di Silvio Berlusconi rappresenta un evento unico nel panorama calcistico: un connubio perfetto tra il Milan e il suo storico ex amministratore delegato. La notizia è stata accolta con entusiasmo da parte dei tifosi, che vedono nel rientro di Galliani un mix di gioia e nostalgia impossibile da ignorare.
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La storia di Galliani al Milan
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Come ama spesso ricordare, prima di approdare al Milan nel 1986 insieme a Silvio Berlusconi, Galliani aveva mosso i primi passi nel calcio al Monza, la squadra della sua città natale e per cui ha sempre tifato si da bambino. L’incontro con il Cavaliere rese inevitabile il passaggio dal biancorosso al rossonero. Berlusconi gli affidò le chiavi del club, sicuro che il suo braccio destro potesse garantirgli una gestione ricca di soddifazioni.
Con il tempo, Galliani divenne non solo il fulcro operativo del Milan, ma una parte integrante della sua stessa identità. Senza il suo contributo, i rossoneri non avrebbero potuto vivere le soddisfazioni raccolte nei 31 anni di presidenza Berlusconi: 29 trofei vinti, un bottino che rese lo storico patron il più vincente della storia del calcio, come amava lui stesso sottolineare.
In 31 anni di presidenza Berlusconi, i rossoneri hanno conquistato 29 trofei, rendendo il club uno dei più vincenti al mondo:
- 2 Coppe Intercontinentali
- 1 Coppa del Mondo per club
Un palmares che fotografa l’epoca d’oro del Milan, simbolo di un dominio nazionale e internazionale difficilmente ripetibile. Una storia realizzatasi soprattuto grazie al fidato Adriano Galliani, vero artefice delle scelte per il Milan a livello sportivo.
Il ritorno di Galliani è davvero cosa fatta?
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Le indiscrezioni parlano chiaro: l’accordo tra Gerry Cardinale e Adriano Galliani sarebbe già stato raggiunto, su forte spinta di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, oggi Senior Advisor del fondo RedBird Capital Partners, avrebbe sostenuto in prima persona la candidatura dello storico dirigente rossonero. Una scelta che unisce cuore e razionalità. Riportare Galliani al Milan significherebbe riavere una figura rispettata, quasi temuta - nel senso più positivo del termine - in ogni ambiente calcistico. Un uomo che in oltre trent’anni ha costruito rapporti, vinto trofei e imposto uno stile unico nel suo genere.
Cosa manca per l’annuncio?
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Soltanto un dettaglio: la firma sul closing per la cessione del Monza al gruppo statunitense Beckett Layne Ventures. Una volta concluso il passaggio da Fininvest alla holding americana, il passo successivo sarà formalizzare l’accordo già trovato - e suggellato da una stretta di mano – tra Cardinale e Galliani.
Il ruolo preciso non sembra essere la priorità: ciò che conta, oggi, è il ritorno in società di colui che ha contribuito a trasformare il Milan in un club leggendario a livello mondiale.