
di Marta Baudo per Thedevilinside.it -
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di Marta Baudo per Thedevilinside.it -
Meglio tardi che mai diamo il là al nostro percorso europeo! Se pensavamo di vedere un Milan spumeggiante, allora ci toccherà aspettare ancora. Noi a lungo poco reattivi e troppo prevedibili. E che dire dei reparti che ogni tanto si scollano tra di loro senza un perché? Quanta fatica a San Siro contro i modesti belgi, anche se non esistono più le squadre materasso. Pensavamo di poter vincere giocando con sufficienza? Sbagliavamo di brutto. Non si poteva che sbloccarla così: da calcio piazzato, addirittura con un gol olimpico. E segnato, indovinate da chi? Un tale che in stagione… ogni tanto ci mette lo zampino! Non per essere ripetitiva ma Pulisic, anche quando si vede meno in campo, dal nulla può diventare decisivo. In questa stagione scopriamo pian piano che i calci piazzati a qualcosa servono, mentre stranamente capita pure che arrivi una decisione arbitro / Var corretta. Se sarebbe dovuta essere la notte del riscatto di Leao e della sua ascesa europea, allora continuiamo ad aspettare e sperare… Forse è meglio che resti sempre fuori o impari da Vinicius ad essere decisivo.
Rafa è sempre più altalenante
Fa una giocata e poi scompare, è diventato il sonnifero del Milan. Può sembrare una provocazione l’idea di venderlo: ma se non si dà una mossa, la sua storia rossonera si incammina verso un bivio. Troppo immaturo e poco decisivo, dopo lo scudetto si è eclissato. Okafor e Chukwueze stanno bene e si vede, mettono l’intensità e il brio necessari. Quanto a Theo e Leao, giocano entrambi con troppa superficialità. E dire che erano freschi: allora siamo a posto! Sembra quasi, al momento, che con in campo Okafor siamo più squadra e giochiamo coralmente, senza aspettare iniziative dei singoli. Il destino poi premia Fonseca che azzecca i cambi: si vede sempre di più la sua mano, sperem! Curioso non sia ancora scoccata la scintilla tra lui e Leao. Riuscirà il Mister a risolvere l’annoso problema delle troppe ripartenze pericolose subite?
Chi illumina la squadra è Reijnders, il sacrificato per cause di forza maggiore pochi giorni fa, mostrando di che pasta davvero sia fatto. Sa controllare la palla, è mago negli inserimenti e timbra la prima doppietta europea. Tiji, contiua così, quando puoi metti lo zampino nelle azioni offensive. Sorge spontaneo chiedersi dove sia finito il Loftus-Cheek della scorsa stagione. Negli ultimi tempi, come con il Brugge, vince per anonimato. Tutti sulla corda! Evviva l’attacco variegato! E la panchina offre risorse e garanzie decisive quando è chiamata in causa. Una notte di mezz’autunno un minorenne talentuoso spariglia le carte, entrando nella storia come il più giovane italiano a debuttare in un match di Champions. Camarda vive emozioni che ricorderà per tutta la vita. Anche se quel fischio raggela il suo trionfante debutto. Oltre a tutto, il quarto gol sarebbe stato utile per la differenza reti… Tutti i giovani che iniziano a calciare palloni sui campetti sognano di arrivare dove è arrivato Francesco. Camarda, sei cresciuto in casa: restare al Milan paga; non disperare, hai tutto il tempo per colorare di gol la storia rossonera.
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