Matvey Safonov, 25 anni, è arrivato in estate a Parigi da perfetto sconosciuto. Il portiere russo, scovato dall'FK Krasnodar per 20 milioni di euro, è effettivamente una sorpresa nel mercato parigino. Quattro mesi dopo il suo discreto arrivo a Parigi, subito eclissato dalle altre reclute del mercato estivo, Safonov ha cominciato a farsi le ossa e martedì sera ha giocato da titolare in Champions League contro il Bayern Monaco, già per la sesta volta questa volta.
MATVEY METTE LA FRECCIA
PSG: chi è Safonov, il portiere russo schierato al posto di Donnarumma?
Portiere titolare della nazionale russa
Safonov è stato descritto a Le Parisien da un reclutatore di un grande club europeo come un “portiere di qualità, senza evidenti debolezze”. “Ha ricevuto offerte da altre squadre della Top 5 negli ultimi anni”, analizza lo scout , che ha avuto modo di osservarlo nella massima serie russa. A Krasnodar era anche il capitano della squadra, con doti di leadership, capace di motivare e alzare la voce quando necessario".
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Leggermente più basso (1,92 m) di Donnarumma (1,99 m), "il che non lo penalizza in campo aereo", è "ambizioso", "più calmo" dell'italiano e con "una precisione nei passaggi superiore alla media". Come Arnau Tenas la scorsa stagione, Safonov ha approfittato dell'indisponibilità di Donnarumma per assaporare i suoi primi minuti. Colpito alla coscia destra a metà settembre, l'italiano, numero 1 indiscusso dal suo arrivo a Parigi nel 2021, ha lasciato il suo posto per tre partite, compresa quella di Champions League contro il Girona, al suo sostituto e con Gigio disponibile ma panchinato la cosa si è ripetuta a Monaco. Quando Donnarumma è tornato dall'infortunio a fine settembre, chi si aspettava di vedere il russo tornare in naftalina fino alla fine della stagione è rimasto sorpreso di vederlo titolare contro il Lens e contro il Tolosa (22 novembre). Entrambe le volte Donnarumma era a disposizione. Entrambe le volte Luis Enrique ha parlato di una decisione tattica. “Perché sapevo che avremmo avuto molte difficoltà a causa del pressing”, si è giustificato dopo la partita contro Sang et Or del Lens, avanzando però anche “un'ossessione totale per l'idea che tutti i giocatori possano giocare. Safonov, Tenas e Donnarumma dovranno essere sempre pronti".
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