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Il Milanè stato battuto ieri a Rotterdam dal Feyenoord 1-0 e si è complicato la vita sulla strada verso gli ottavi di Champions League. I rossoneri, inoltre, martedì 18 febbraio alle 18.45 a San Siro, devono vincere anche per rompere un tabù che nelle coppe dura da troppo tempo...
Il Diavolo, infatti, non passa un turno dopo aver perso la gara di andata, in tutte le competizioni, dalla semifinale di Champions League della stagione 2006/2007, 18 anni fa: Manchester United-Milan 3-2, Milan-Manchester United 3-0.
Maignan e compagni hanno tutte le carte in regola per invertire la tradizione negativa.
Il tecnico milanista, Sergio Conceicao, è intervenuto ai microfoni di Amazon Prime Video e Sky Sport al termine del match perso al De Kuip. Di seguito le sue parole.
Su come ha vissuto il match:
"Siamo a metà, abbiamo ancora 90'. Sapevamo che Rotterdam era un ambiente difficile e loro sono stati una squadra aggressiva che ha vinto molti duelli: quando è così è difficile vincere. Potevamo pareggiare ma non siamo stati efficaci, non abbiamo sfruttato le occasioni. Un po' di sfortuna sul gol, ma ci è mancata aggressività, loro lo sono stati di più. Loro hanno più ampiezza ma noi spesso eravamo in superiorità numerica. Sapevamo la loro forza, dovevamo essere bravi sulle seconde palle, sembrano cose banali ma non lo sono".
Sull'utilizzo dei quattro attaccanti:
"Ora dobbiamo rivedere la partita per capire cosa migliorare e non abbiamo molto tempo. Sabato abbiamo il Verona ma poi dovremo migliorare per arrivare al nostro obiettivo: gli ottavi".
Sul lavoro sul lato emotivo della squadra:
"A livello emotivo io sono sempre molto motivato per dare il meglio di me: la qualità non è solo quella tecnica, ci sono altre caratteristiche che i giocatori devono avere per essere di alto livello. Costanza, mentalità, atteggiamento oggi fanno vincere tante partite ad un livello così alto. A livello di gioco se vogliamo colpirli nei loro punti deboli dobbiamo essere più aggressivi negli ultimi 30 metri. Sul piano emozionale dobbiamo essere sempre al top".
Sulla preparazione del ritorno:
"Dobbiamo fare di più, sapevamo dell'ambiente difficile ma ci deve motivare. È tutto aperto quindi cercheremo di dare una risposta al ritorno. Dobbiamo tutti dare qualcosa di più, io per primo perché siamo qui per fare gli ultimi quattro mesi diversi dai primi. Nel calcio servono rispetto, serietà massima e la preparazione deve essere la stessa di una finale di Champions League".
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