Una stagione in 90 minuti

Milan: non c’è domani, solo un derby da vincere

Milan derby
Vincere il derby per salvare la stagione
Gaetano de Santis
Gaetano de Santis Redattore 

Ci siamo: il giorno del derby di ritorno di Coppa Italia è arrivato. Alle 21 prenderà il via la partita più importante di questo finale di stagione. Senza una vittoria in questo derby, il Milan assisterà inesorabilmente alla conclusione della propria annata, con la quasi matematica certezza di non partecipare a nessuna competizione europea nella prossima stagione.

Uno smacco per una squadra costruita per primeggiare in Italia e per avere un percorso solido in Champions League. È innegabile che la rosa rossonera non sia così nettamente inferiore rispetto a nessuna delle otto squadre che la precedono in classifica. Forse qualcuna potrà avere qualcosa in più, ma la differenza non è tale da giustificare il distacco attuale.

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Ora non resta che vivere questa partita con intensità, perché senza la giusta cattiveria non ci sarà alcuna possibilità di uscirne vincitori. Con la consapevolezza che, in caso di risultato negativo in questo derby, la stagione per il Milan potrà dirsi formalmente conclusa e sarà ricordata come un fallimento totale.

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MILAN, ITALY - APRIL 02: Tammy Abraham of AC Milan celebrates after scoring the goal during the coppa Italia Semi Final match between AC Milan and FC Internazionale at Stadio Giuseppe Meazza on April 02, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

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Passando ad una breve analisi tattica, il Milan con ogni probabilità confermerà la formazione vista contro Udinese e Atalanta, con l’unica eccezione della punta centrale. Dopo due buone prestazioni, Luka Jovic lascerà spazio a Tammy Abraham, già decisivo all’andata del 2 aprile e desideroso di ripetersi anche questa sera.

Nel primo atto del derby, il Milan - ancora con il classico 4-2-3-1 - aveva approcciato la gara con grande intraprendenza, per poi con il passare dei minuti arretrare il proprio raggio d'azione. Questa sera, invece, il modulo scelto sarà presumibilmente il 3-4-3 camaleontico visto nelle ultime due uscite. La speranza è che le difficoltà emerse contro squadre che giocano a specchio, come l’Atalanta (ma anche l’Udinese), siano servite da lezione per gli opportuni aggiustamenti.

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Il 3-5-2 di Simone Inzaghi è collaudato tanto quanto il 3-4-2-1 di Gasperini, ma presenta alcune differenze rilevanti. Il centrocampo più folto dei nerazzurri sarà con ogni probabilità il campo di battaglia decisivo: lì si giocherà la partita e lì si deciderà chi avrà la meglio.

Non c’è domani: solo un derby da vincere. A ogni costo.