NEL CASO...

Allegri, e Ancelotti, insegnano: se arriva la Coppa, nulla è sopra la Coppa

Coppa
La Finale di Coppa Italia è un grande evento, chiunque conquisti il trofeo. E Conceicao, in caso di vittoria, si merita di godersela...
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Sergio Conceicao è appassionato, intenso, coerente, professionale. E se ha detto che del suo futuro, che non è importante quanto quello del Milan, parlerà a fine stagione, lo farà a fine stagione. Dopo Milan-Monza, ultima giornata di questo campionato. Perchè la stagione rossonera non finisce a Roma con la Finale. Ci sono altre due giornate di campionato, da vivere e interpretare al meglio. Non da onorare, non solo da onorare, perchè oltre l'Everest aritmetico ci sarà ancora qualcosina da giocarsi anche in campionato. E finche c'è anche solo qualcosina, si ha il dovere di giocarselo, che sia. Così sarà.

Prima la Finale...

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Nel mondo giornalistico si tenterà di stuzzicare, comprensibilmente, il Mister già dopo la partita. Soprattutto in caso di vittoria del Milan, perchè in caso di sconfitta a tenere banco ci saranno la delusione per la mancata conquista del trofeo e il rispetto per gli avversari. Ma in caso di vittoria, nel momento in cui si suppone che Conceicao abbia la mente più libera, la domanda arriverà, le domande arriveranno. Non è affatto un suggerimento al Mister, che gode della piena fiducia della Società. Ma un precedente che vale per tutti, anche per i giornalisti che purtroppo un anno fa ne sono rimasti coinvolti. Gli sfoghi di Allegri un anno fa, a Coppa Italia vinta sull'Atalanta, hanno cancellato la stessa vittoria del trofeo da parte della Juventus.

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E questo, in caso e solo nel caso di vittoria rossonera, non è giusto che accada, per tutti i momenti di delusione, di poco rispetto, di sofferenza vissuti a Milanello questa stagione. Nulla si dovrà sovrapporre. Il Milan non sarà contento di questa stagione nella sua interezza anche in caso di conquista della Coppa Italia, ma il trofeo non va contaminato e nemmeno ammaccato. Soprattutto per lui, per Sergio, che ci ha lavorato tosto e duro, che ci ha sempre sperato, che non ha mai mollato un attimo. Anche Carlo Ancelotti sarebbe d'accordo, lui che ci ha fatto su un libro, "Preferisco la Coppa". Non era la coppa Italia, ma era pur sempre una Coppa...