HANNO FATTO EPOCA

Milan euromondiale 1969: ci restano Malatrasi, Trap, Sormani e Rivera

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Cudicini, Anquilletti, Schnellinger; Rosato, Malatrasi, Trapattoni; Hamrin, Lodetti, Sormani, Rivera, Prati. Tutta italiana con una spruzzatina di tedesco e di svedese. Molto triestina.
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Con Fabio Cudicini in porta e il Paron Rocco in panchina. Era, ed è, la formazione-filastrocca grazie alla quale tantissimi tifosi si sono innamorati del Milan. Da bambini, da ragazzini, da inguaribili romantici. Il Milan era arrivato ottavo nel 1967, un campionato andato molto male con sole 11 vittorie in 34 partite. Ma in quell'estate del 1967, proprio Nereo Rocco iniziò a raccogliere giocatori ritenuti anziani e in calo in altri club come Fabio Cudicini, Saul Malatrasi e Kurt Hamrin, oltre a promuovere in Prima squadra giovani di belle speranze come Pierino Prati. Ed ecco che tutto cambia.

Il Milan ottavo del 1967, vince scudetto e coppa delle Coppe nel 1968, coppa dei Campioni nel 1969 e titolo mondiale pochi mesi dopo

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Di quel Milan leggendario, tenero, generoso, buono e vincente, sono rimasti in quattro. Tutti immortali nel ricordo, nella riconoscenza e nella memoria, ma fisicamente sono ancora fra noi in quattro: Saul Malatrasi, Giovanni Trapattoni, Angelo Benedicto Sormani e Gianni Rivera.

Ci ha salutati infatti anche il portiere. The Black Spider, Fabio Cudicini, assurto nel 1969 agli onori delle cronache dei Maestri inglesi per una prestazione super in semifinale di coppa dei Campioni sul campo del Manchester United. Il figlio Carlo, anche lui portiere e anche lui in campo con la maglia del Milan: "E' sempre stato orgoglioso del suo Milan e degli attestati che il suo Milan gli ha tributato negli anni".

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