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Hernan Crespo, il Milan non dimentica: 50 anni e candeline rossonere

Redazione Milanistichannel
Valdanito compie oggi 50 anni con un ricordo romantico e narrativo alla sua carriera: da giovane promessa del River Plate alla gloria europea
01:07 min

Ci sono attaccanti che si ricordano per i gol, altri per le esultanze, altri ancora per le polemiche. E poi ci sono quelli come Hernán Jorge Crespo, che si ricordano per l'eleganza. Non solo quella del gesto tecnico, ma quella più profonda, che si annida nel modo di stare in campo, di trattare il pallone, i compagni, gli avversari, il gioco.

Crespo compie oggi cinquant’anni

Da Parma al mondo: il romanzo infinito di Hernán Crespo

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In Italia arriva nel 1996, giovane e magro, nel Parma di quell'Ancelotti che diventa il suo mentore. Al Tardini vince tutto: Coppa Italia, Supercoppa Italiana e quella indimenticabile Coppa UEFA del 1999, con un gol nella finale di Mosca contro il Marsiglia.

L’anno successivo, la Lazio lo porta via a suon di miliardi. È il trasferimento più costoso della storia del calcio in quel momento. E Crespo ripaga: 26 gol in campionato e titolo di capocannoniere. La sua parabola prosegue tra le grandi: Inter, Chelsea, Milan. Ovunque porta gol e stile. Ecco il Milan...il club rossonero non lo dimentica nel giorno del compleanno...

A Londra incanta Mourinho, a Milano contribuisce a una delle squadre più forti di sempre. La finale di Champions del 2005, quella sera maledetta a Istanbul, è il manifesto della sua doppia anima: segna una doppietta da fuoriclasse, eppure la coppa svanisce nel secondo tempo. Anche le storie d’amore più belle hanno un capitolo che brucia.

Con la maglia della Nazionale argentina segna 35 gol in 64 presenze. Gioca tre Mondiali, vive da vicino l’epoca di Batistuta e poi ne eredita il numero 9, portandolo con orgoglio e sobrietà. Mai un cartellino rosso in carriera, mai una dichiarazione fuori posto, mai un gesto che rovinasse la pulizia della sua figura. Crespo ha sempre giocato con la testa alta e i tacchetti ben piantati nella terra, consapevole che il talento è un dono, ma la disciplina è una scelta.