milanistichannel casa milan societa rossonera news stadio milan San Siro non è vendibile: Milan, Inter, Sindaco Sala adesso che si fa?

casa milan societa rossonera news

San Siro non è vendibile: Milan, Inter, Sindaco Sala adesso che si fa?

San Siro non è vendibile: Milan, Inter, Sindaco Sala adesso che si fa? - immagine 1
San Siro non può essere venduto a causa di una delibera del 16 giugno del 2000 che riconosce lo stadio come bene indispensabile
Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 

+++ SAN SIRO: DAL VALORE DI 197 MILIONI DI EURO ALLO STOP ALLA VENDITA A MILAN E INTER, NEL MEZZO IL COMITATO SÌ MEAZZA, IL TAR E L'INCHIESTA SULL'URBANISTICA DI MILAN+++

La ricostruzione completa dei mesi di maggio, giugno e luglio 2025 sul tema San Siro 

san-siro-non-e-vendibile-milan-inter-sindaco-sala-adesso-che-si-fa

Il valore dell'Agenzia dell'entrate, la conferma di Bocconi e Politecnico sul costo di San Siro

—  

Fino a fine maggio, scorreva tutto liscio. Milan, Inter e Comune di Milano erano in costante contatto per concludere la vendita di San Siro entro il 31 luglio. Andare oltre sarebbe stato un rischio troppo grande. Il vincolo sul secondo anello scatta a novembre 2025 e firma dal notaio e rogito avevano scadenze specifiche.

Oltre alla valutazione dell'Agenzia delle Entrate di 197 milioni di euro per l'intera area, erano arrivate in tempo anche altre due valutazioni, commissionate dal Comune alle Università Bocconi e Politecnico di Milano. Entrambi i due atenei avevano confermato che la valutazione dell'Agenzia delle Entrate fosse in linea con il valore del Meazza e dell'area intorno allo stadio.

san-siro-non-e-vendibile-milan-inter-sindaco-sala-adesso-che-si-fa

Il primo e ultimo grande ostacolo: la richiesta di sospensiva del Comitato Sì Meazza al Tar

—  

A metà giugno, arriva il primo ostacolo. La richiesta di sospensiva del Comitato Sì Meazza. Una richiesta basata su documenti e foto d'archivio che certificavano come San Siro fosse in funzione al 76,85% dall’8 giugno 1955 e che le partite si disputassero regolarmente dal 1954 quindi il vincolo sul secondo anello non sarebbe dovuto scattare a novembre, ma sarebbe dovuto entrare in vigore a giugno. Sintesi? Salta tutto.

Infatti la tesi principale di quella sospensiva cautelare è stata esattamente quella di dimostrare come il vincolo su San Siro dovrebbe essere già attivo perché dal 1950 a oggi sono passati 70 anni. "Le società potrebbero acquistare le strutture che – alla data dell’acquisto – non avevano compiuto 70 anni, ossia il 23,15% del secondo anello". viene scritto nel documento presentato.

Il vincolo, quindi, sarebbe già scattato perché sono già trascorsi 70 anni e quindi, è la tesi dei ricorrenti, "le società potrebbero acquistare le strutture che – alla data dell’acquisto – non avevano compiuto 70 anni, ossia il 23,15% del secondo anello".

san-siro-e-nuovo-stadio-torna-lincubo-per-milan-e-inter-depositata-la-sospensiva-cautelare

La risposta del Tar alla Sospensiva Cautelare del Comitato Sì Meazza su San Siro

—  

Il Tar ha risposto nel merito il 16 luglio. La scelta è stata quella di respingere la richiesta di sospensiva relativa alla vendita dello stadio e delle aree circostanti. Per il Tar, le valutazioni di Comune e Ministero della Cultura “non appaiono implausibili” e non appare sussistente neanche il prescritto “periculum in mora”: il vincolo scatterà solo il 10 novembre.

San Siro vincolo

Il portavoce del Comitato Sì Meazza

—  

Come ricordato da Luigi Corbani, portavoce del Comitato Sì Meazza, la vicenda resta aperta davanti alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica e all’Anac.

Il comitato punterà inoltre a far riconoscere un vincolo già esistente sulla tribuna ovest, facendo leva su un parere della Soprintendenza del 2023 che richiamava la sua valenza come “archivio esporto” per la presenza di alcune targhe ed epigrafi. A Tuttosport, Corbani ha inoltre dichiarato che il comitato vuole trasformare San Siro in un’arena con copertura mobile per tutte le attività sportive, di spettacolo e concerti.

La clausola che salva Milan e Inter su San Siro

—  

Probabilmente sarà inserita una clausola per annullare la vendita in caso il vincolo scatti in un secondo momento.

san-siro-nuovo-incontro-comune-inter-milan-presidente-scaroni-ottimista-progetto-ansa

L'inchiesta sull'urbanistica a Milano: un colpo al progetto di Milan e Inter

—  

"Tra gli oltre 100 cantieri su cui si stanno concentrando le indagini, figura anche l’area di San Siro. Sebbene non esista ancora un progetto esecutivo, è in corso una trattativa tra il Comune e i club calcistici Milan e Inter per l’acquisto dello stadio Meazza e delle aree circostanti. Le squadre intenderebbero costruire un nuovo impianto in prossimità di via Tesio, parzialmente demolendo quello esistente. Gli inquirenti hanno acquisito documentazione relativa anche a quest’area, per ulteriori accertamenti". Riporta il portale MiTomorrow

san-siro-non-e-vendibile-milan-inter-sindaco-sala-adesso-che-si-fa

Stop, San Siro non è vendibile: cosa sta succedendo?

—  

Ecco che arriva una nuova tegola per Sala, Milan e Inter. Nonostante tutte le valutazioni sulla cessione il Comune le abbia rese pubbliche, è stata ripescata una delibera del 2000 che definisce "San Siro bene indisponibile"

Come riporta La Verità e l'avvocato Felice Raimondo su X: "Il Sindaco Sala sembra sempre più solo nella sua corsa alla vendita dello stadio di San Siro a Milan e Inter. L’operazione, che prevede l’abbattimento del Meazza e la costruzione di un nuovo impianto affiancato da un vasto complesso immobiliare, si scontra non solo con un’opinione pubblica sempre più contraria, ma anche con un ostacolo politico e giuridico ignorato da settimane.

C'è una delibera della Giunta comunale del 16 giugno 2000, che definisce San Siro bene pubblico, facente parte del patrimonio indisponibile del Comune di Milano, destinato "alla partecipazione della cittadinanza alle manifestazioni calcistiche più prestigiose".

tar-lombardia-respinge-sospensiva-san-siro-vincolo

Proprio la scoperta del portavoce del Comitato Sì Meazza

—  

A tirare fuori la carta è stato Luigi Corbani, ex vicesindaco. Quel documento, oggi ancora vigente, stabilisce che lo stadio può essere concesso in uso ma non venduto, se non cessano le funzioni sportive o se non è garantita la sua funzione pubblica. Nulla di tutto ciò è stato deliberato, ma il Comune ha già avviato le trattative con le società, ha messo nero su bianco valutazioni di vendita e addirittura una demolizione da 52 milioni di euro.

Perché San Siro non è vendibile e come può passare questa delibera?

—  

 Per far passare la delibera servono 25 voti in Consiglio comunale. La maggioranza ne ha formalmente 31, ma almeno sette consiglieri hanno già preso le distanze: Carlo Monguzzi, Francesca Cucchiara e Tommaso Gorini dei Verdi, Rosario Pantaleo e Alessandro Giungi del Partito democratico, Enrico Fedrighini del Gruppo Misto e Marco Fumagalli della lista Sala, critico ma ancora indeciso.

"La delibera è politicamente insostenibile», spiega Monguzzi, consigliere Comunale "non è pensabile che sulla scelta urbanistica più importante degli ultimi decenni siano decisivi i voti dell’opposizione di centrodestra. È una questione di credibilità della maggioranza".

tar-lombardia-respinge-sospensiva-san-siro-vincolo

La scelta politica che raggira Milan e Inter

—  

Proprio per evitare la conta in aula, Giuseppe Bonomi, membro dello steering committee del nuovo stadio e manager vicino alla Lega, e Alessandro Pasquarelli, molto vicino al sindaco e parte del medesimo comitato, starebbero cercando di convincere consiglieri di Lega e Forza Italia a disertare la seduta, così da abbassare il quorum e far approvare la delibera senza affrontare il dissenso interno.

Fonte informazioni sulla Delibera del 16 giugno 2000: Account X ufficiale dell'avvocato Felice Raimondo e La Verità