Il Corriere della Sera riporta come la trattativa tra il Comune e Milan e Inter per la vendita di San Siro sia bloccata: Palazzo Marino chiede che nei veicoli societari entrino anche i club (non solo i fondi) per rispettare la legge sugli stadi e garantire finalità pubbliche, trasparenza sui proprietari, divieto di speculazioni e limiti alla rivendita. Le squadre restano caute ma ottimiste, eppure restano aperte le alternative di Rozzano e San Donato. Cresce il dibattito sul vincolo del secondo anello e il tempo stringe.
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RIECO LA CARTA DI RISERVA
Luglio di spine per il nuovo San Siro: risale San Donato
Il Milan ha solo "congelato" il progetto San Donato fino a ottobre, tenendosi la carta di riserva qualora l'operazione di vendita non dovesse andare in porto per i tanti esposti e ricorsi presentati dai comitati contrari al nuovo stadio.

Decisioni attese entro fine luglio
—La Repubblica racconta che Bennato, Fuksas e altri 151 firmatari chiedono al sindaco Sala di bloccare la vendita e demolizione di San Siro, ritenendolo un bene culturale. Sala non è preoccupato: una perizia esclude vincoli.
Anche Il Giorno dedica spazio alla lettera salva-stadio voluta da 152 architetti, tra cui Bennato, guidati da Lorenzo Degli Esposti in cui si chiede al Comune di fermare la vendita e demolizione di San Siro. Viene sostenuto che il secondo anello abbia già più di 70 anni, quindi dovrebbe essere vincolato come bene culturale e viene avanzata la possibilità di riqualificarlo invece di abbatterlo.
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