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Il dopo "Ok al nuovo San Siro": ci sono le dimissioni dai Verdi di Carlo Monguzzi, che ha accusato la maggioranza di essere “diversa da quella uscita dalle urne”. Gli altri Verdi attendono il confronto con Bonelli, mentre Sala ribadisce che “la maggioranza è solida” e respinge l’ipotesi di un asse con Forza Italia.
Stefano Boeri propone di mantenere la tradizione: “credo che il nuovo stadio debba rimanere intitolato a Giuseppe Meazza: è il giocatore che ha unito entrambe le tifoserie e comunque tutti lo chiamano San Siro”. Questo il pensiero di Letizia Moratti: “Ci siamo astenuti per favorire il bene di Milano e il suo futuro. La delibera sullo stadio Meazza non è solo una questione calcistica, ma un grande progetto di rigenerazione urbana. Dire no avrebbe significato bloccare miliardi e lasciare la città ferma”.
Lo stadio di Inter e Milan sarà finanziato con un maxi-prestito fino a 1,2 miliardi, a fronte di un costo complessivo tra 1,3 e 1,5 miliardi. In corsa Goldman Sachs, Jp Morgan, Bank of America, Mitsubishi e alcune banche italiane (Intesa, UniCredit, BancoBpm). Entro il 10 novembre dovrà essere perfezionato il rogito da 197 milioni per la vendita di San Siro, altrimenti scatterà il vincolo della Soprintendenza, Il finanziamento passerà da una società veicolo paritaria dei due club, con possibile prestito ponte iniziale. La demolizione del Meazza costerà circa 135 milioni. I lavori dovrebbero partire nel 2027 e garantire ricavi annui stimati in 160 milioni a squadra grazie a biglietti, abbonamenti, skybox, sponsor, ristoranti, musei e store. Il piano è ritenuto sostenibile, con i proventi del nuovo impianto destinati a coprire il debito e ad accrescere il valore dei club.
Intanto rende quota l’idea di una “Milanello 2” nell’area San Francesco: una cittadella rossonera per il settore giovanile. L’assessore Mistretta conferma: “C’è un dialogo costante con SportLifeCity. Auspichiamo un progetto di qualità, ad esempio un centro per la giovanile del Milan, che riqualifichi l’area e il suo circondario degradato”.
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